4 minuti per la lettura
Sibari centro di approfondimento per i percorsi di Cultura e innovazione nell’ambito dell’incontro promosso da Fondazione Magna Grecia
CASSANO ALLO IONIO (COSENZA) – Importanti spunti di riflessione e discussione al convegno “Percorsi di Sviluppo del Territorio tra Cultura e Innovazione”. L’incontro nasce su input della Fondazione Magna Grecia, in collaborazione con Enea e “Parchi Archeologici di Crotone e Sibari”.
L’evento su cultura e innovazione, ospitato a Sibari nel Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, dopo i saluti dell’Assessore Annamaria Bianchi, ha visto la partecipazione di autorevoli relatori che si sono soffermati e hanno analizzato nei vari aspetti come l’innovazione tecnologica possa essere determinante per la valorizzazione dei beni culturali e lo sviluppo del territorio. Nino Foti, Presidente della Fondazione Magna Grecia, ha aperto il convegno citando l’intervento di Giovanni Pugliese Caratelli, tra i maggiori esperti di storia antica, durante il primo Simposio internazionale sulla Magna Grecia nel 1987. In quella occasione lo studioso ricordava l’importanza di tener vivo nel nostro Paese il ricordo della tradizione civile italiota.
Ha poi aggiunto: “La nostra presenza a Sibari è significativa, perché qui la Magna Grecia, culla della civiltà occidentale, affonda le sue radici. Questo territorio era particolarmente fertile con una produzione agricola, e soprattutto vinicola, importante”. Produzione “che ha alimentato il mito della “dolce vita” della città di Sibari. Caratterizzato dalla sfarzosità dei banchetti, dal consumo smisurato di vino e da abitudini esageratamente lussuose.
Per la nostra Fondazione essere qui non è solo un ritorno alle sue origini, ma è anche un grande orgoglio. Dal momento che uno dei membri del Comitato scientifico della Fondazione, Pier Giovanni Guzzo, condusse una campagna di scavi archeologici tra il 1969 e il 1975 a Sibari. Rinvenendo non una, ma ben tre città. La parabola storica di Sibari, distrutta da Crotone, rifondata dagli Ateniesi con il nome di Turi, per poi passare sotto il controllo dei Romani che la ribattezzarono Copia, è del tutto eccezionale. Oggi, da ospiti visitatori ne ammiriamo le antiche rovine e una bellezza che, riconosciuta in antico, non è mai tramontata”.
Fabrizio Frullani, Vice Direttore del Tg2, ha moderato i due panel del convegno. Il primo, dedicato a “Territorio e cultura”, ha visto la partecipazione in collegamento del Direttore Generale Musei Ministero della Cultura, Massimo Osanna. Successivamente sono intervenuti Antonio Baldassarre, Presidente emerito della Corte Costituzionale, Filippo Demma Direttore Parchi Archeologici di Crotone e Sibari, Ugo Picarelli, Fondatore e Direttore della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico e Florindo Rubbettino, CEO di Rubbettino Editore.
SIBARI TRA CULTURA E INNOVAZIONE: L’ASPETTO TERRITORIALE
La seconda parte del convegno ha riguardato il tema “Territorio e innovazione”. Hanno preso la parola Giovanni Papasso, Sindaco di Cassano all’Ionio, Donatella Armentano, Ordinario di Chimica Generale ed Ingegneria Università della Calabria, Delegata del Rettore per i Laboratori e le Infrastrutture di Ricerca, Paolo Praticò, Dirigente Generale Dipartimento Sviluppo Economico e Attrattori Culturali Regione Calabria, da remoto Giovanni Portaluri, Responsabile Investimenti Pubblici Invitalia, Francesco Cicione, Presidente Entopan, Giorgio Graditi, Direttore Generale ENEA e Paolo Mauriello, Ordinario di Geofisica applicata Università degli Studi del Molise, già Direttore Itabc CNR.
In questo panel si è parlato degli investimenti che la Regione Calabria sta effettuando per avviare la digitalizzazione dei beni culturali e di tutti quei progetti che potranno coinvolgere i giovani, con l’obiettivo di farli rimanere nella propria terra. Si è anche parlato delle fasi fondamentali per realizzare al meglio questi investimenti, che sono la programmazione e la condivisione. Inoltre, è stato ribadito come Magna Grecia debba diventare un punto di incontro fra sapere umanistico e sapere tecnologico. Le conclusioni dell’evento sono state affidate ad Antonello Colosimo, Presidente ODV Fondazione Magna Grecia. Colosimo ha passato in rassegna i tratti salienti degli interventi dei relatori che si sono alternati nel corso dell’evento.
A proposito del Museo, Antonello Colosimo ha elogiato il lavoro di Demma che ha coniugato l’innovazione nella tradizione e ha annunciato la volontà di realizzare una convenzione con il Parco Archeologico di Sibari, dichiarando: “Sono venuto a visitare questo Museo quattro anni fa e lo spettacolo che si presentava davanti ai miei occhi era di una tristezza mortificante. Una ricchezza non valorizzata. Il direttore Demma ha dimostrato cosa vuole dire fare un percorso di innovazione nella tradizione. Questo rappresenta il valore di un uomo che sa dare concretezza alla storia. L’autonomia gestionale ha trasformato i musei da luoghi polverosi in cui rifugiarsi se pioveva, in luoghi che raccontano la storia della cultura della nostra civiltà. Siamo la prima potenza mondiale culturale e dobbiamo puntare a essere un punto di riferimento in Europa e nel mondo”.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA