L'intervento del rettore dell'Unical Nicola Leone a Feuromed
2 minuti per la letturaNAPOLI – “All’Università della Calabria abbiamo corsi dove il tasso di occupazione è al 100% a due soli mesi dalla laurea, con laureati che guadagnano più della media nazionale, e mi pare straordinario per una regione come la Calabria dove mediamente i salari sono bassi”. Parole del rettore dell’Unical Nicola Leone, intervenuto a Napoli a Feuromed, il Festival dell’Economia del Mediterraneo organizzato dal Quotidiano del Sud.
Incalzato dalle domande del direttore del Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia Roberto Napoletano, il rettore ha parlato con orgoglio dei risultati raggiunti dal suo ateneo, dove, ha detto Leone “c’è cultura, c’è sapere, e ci sono le grandi competenze sulle nuove tecnologie che in questo momento rivestono un’importanza chiave, come l’intelligenza artificiale. In Calabria abbiamo la fortuna di essercene occupati sin dagli anni ’80 – ha spiegato Leone – quello che accade oggi non accade per caso e l’arrivo del professor Gottlob da Oxford ha amplificato quello che è il nostro lavoro. Anzi, lui si stupisce dello stupore degli altri, perchè ha notato che qui è certo di poter svolgere le sue ricerche di avanguardia”.
DA OXFORD ALL’UNICAL, LEGGI LA STORIA DEL PROFESSOR GOTTLOB
Un’università alla quale le aziende guardano sempre con maggiore interesse: “Ci sono delle multinazionali che si sono insediate nei dintorni del nostro campus – ha rivelato Leone a Feuromed – perché vogliono da una parte avere un contatto diretto con i nostri studenti ma al tempo stesso vogliono avere anche delle collaborazioni di ricerca con i nostri dipartimenti più evoluti e vogliono creare degli open lab in cui sviluppare insieme soluzioni di avanguardia. Stiamo anche lavorando per attrarre i cervelli, perché le eccellenze richiamano eccellenze e ci sono, per esempio, tanti calabresi che stanno tornando dopo essere stati delle eccellenze in Italia e nel resto del mondo, dando così lustro all’università e alla Calabria. Insomma c’è un grande fermento”.
“Io penso che in questo momento in Calabria ci sia una congiuntura positiva evidente – ha detto ancora Leone incalzato dalle domande del direttore Napoletano – c’è voglia di contribuire su più fronti, e in maniera decisiva, per lo sviluppo. Noi con gli altri enti abbiamo un ottimo rapporto di collaborazione istituzionale, penso per esempio al grande tema della sanità, uno dei temi più complessi da affrontare in questo momento in Calabria. All’Unical abbiamo l’unico corso in medicina e tecnologie digitali, l’unico che abbia questa declinazione, proiettato per sua stessa natura verso il futuro. Ci sono università americane che annualmente ci chiedono di organizzare una Summer School sull’intelligenza artificiale per poter inviare i loro studenti”.
L’elenco del rettore e lungo, e prevede l’incubatore di imprese, “uno dei quali al centro storico di Cosenza e che affronta la delicata sfida di poter fare turismo culturale”, passando poi “all’Innovation Palace, che apriremo l’anno prossimo e che ospiterà aziende innovative da ogni parte d’Italia”. Insomma, la conclusione di Leone “credo la Calabria possa ben sperare per il suo futuro in questo momento perché le condizioni ci sono tutte”.
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