I familiari di don Gino Luberto insieme a monsignor Bonanno
2 minuti per la letturaCASTROLIBERO (COSENZA) – Il sagrato della parrocchia Santa Famiglia di Castrolibero è stato intitolato a don Gino Luberto, storico parroco e fondatore della stessa comunità ed è stata scoperta una stele in suo onore. La cerimonia è stata celebrata oggi, al termine della messa delle 11,30, e ha visto la partecipazione di tanti fedeli e dei familiari dell’indimenticato sacerdote.
VIDEO – INTITOLATO IL SAGRATO DELLA PARROCCHIA SANTA FAMIGLIA DI CASTROLIBERO A DON GINO LUBERTO
Presente anche monsignor Leonardo Bonanno, vescovo emerito della diocesi di San Marco Argentano-Scalea e che era legato a don Gino da un rapporto di antica amicizia. «Siamo stati compagni al corso teologico del seminario Pio X a Catanzaro – ha ricordato il presule – il suo impegno pastorale fu appassionato, creativo, gioioso. Per lui calzano le parole del Salmo 110 “Tu sarai sacerdote in eterno”. Per lui ho sempre nutrito tanto affetto e anche una certa riverenza».
La cerimonia di intitolazione è stata aperta dal parroco della Santa Famiglia, don Cosimo De Vincentis, che ha introdotto gli interventi del sindaco di Castrolibero Orlandino Greco, di don Michele Fortino, vicario diocesano e parroco della Madonna di Loreto, altra storica parrocchia guidata per anni da don Gino Luberto, e di Pino Luberto, fratello di don Gino, che nel suo commosso intervento ha ricordato gli anni in cui Castrolibero riuscì a diventare comunità dal nulla proprio per il costante lavoro messo in atto dal suo parroco, in un periodo di grandi trasformazioni sociali, dovuti alla veloce espansione urbanistica, che caratterizzò Castrolibero tra gli anni Settanta e Novanta.
Don Gino Luberto era nato a Cosenza nel 1936 ed è morto nella sua stessa città nel 2022 (LEGGI LA NOTIZIA). Decise di diventare sacerdote da adulto, quando era già impiegato come geometra all’attuale Aterp. Entrò quindi in seminario a 29 anni e dieci anni più tardi, nel 1975, fu nominato parroco ad Andreotta di Castrolibero dove rimase fino al 1992. La chiesa non esisteva, si celebrava messa nei magazzini, e don Gino, trovando una formidabile “spalla” nell’imprenditore Mario Dodaro, riuscì nell’impresa di creare una comunità e di dare ad essa una chiesa, grande e moderna e imprescindibile punto di riferimento per giovani e famiglie del territorio.
Il sagrato di quella parrocchia da ieri porta il suo nome. La stele dedicata a don Gino Luberto, progettata dall’architetto Antonio Bozzo, rappresenta un abbraccio stilizzato, una sorta di Crocifisso moderno, ma che nel contempo accoglie e sembra voler lanciare verso nuovi e più alti obiettivi. Una figura che richiama lo spirito aggregante di don Gino Luberto ancora oggi ricordato con grande affetto da tutti i suoi parrocchiani.
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