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Il sindaco Mario Occhiuto al taglio del nastro: «È una vera e propria festa dell’accoglienza»
COSENZA – Anche quest’anno a Cosenza, la consueta Fiera di San Giuseppe. Già da qualche giorno i primi stand hanno iniziato a prendere posizione lungo Piazza Matteotti ma ieri pomeriggio, l’apertura ufficiale con il taglio del nastro. In piazza Mancini, i tamburi della Banda Battente di Parenti hanno segnato il via della fiera più importante dell’anno, assieme alla parata delle Majorettes. A prendere parte all’inaugurazione, una sostanziosa rappresentanza di Palazzo dei Bruzi. A cominciare dal vicesindaco Jole Santelli, passando per l’assessore alla Crescita economica urbana Loredana Pastore. Accanto a loro anche Gianpaolo Calabrese, dirigente del settore cultura ed Evelina Catizone, delegata alle politiche culturali. Immancabili anche la portavoce del sindaco, Iole Perito e la responsabile del cerimoniale del comune di Cosenza, Elena Mittembergher. Il taglio del nastro rosso è stato ovviamente affidato al sindaco Mario Occhiuto che quest’anno si è avvalso di un piccolo aiutante.
Inaugurata ufficialmente la fiera, proprio tutti si sono concessi una passeggiata tra i vari stand lungo viale Parco. E proprio sulla location che fino a domenica 19 marzo ospiterà la fiera si è espresso il sindaco. Rispetto agli anni passati, in cui la manifestazione si svolgeva tra le caratteristiche vie del centro storico, «questo è un luogo più ampio, più largo adatto a chiunque» dice il sindaco. Così è consentito l’accesso facilitato anche ad anziani, disabili, che nelle strettoie avrebbero difficoltà. Non è solo una «mossa di marketing turistico» continua Occhiuto, in questo modo si vuole dare spazio a tutti anche perché è «la festa dell’accoglienza».
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Ed in questa festa dell’accoglienza sono davvero tanti quelli che arrivano da ogni parte d’Italia e del mondo con i loro prodotti tipici. Narghilè dal Marocco, Ceramiche dall’Umbria, la pasticceria di Sicilia, l’oggettistica indiana e le acconciature tipiche del Senegal. Ci sono proprio tutti alla Fiera di San Giuseppe. Tante cose viste e riviste negli anni ma tante altre novità. Stand coloratissimi colmi di borse di paglia interamente fatte a mano, peluches enormi a misura di bambino e di uomo, caramelle di ogni forma e gusto e gli immancabili mostaccioli e cuddruriaddri.
LE NOVITÀ TRA GLI STAND. E come ogni anno, impazza la caccia all’oggetto più particolare. Per il primo giorno di fiera, sono tre le le novità che hanno fatto breccia nel cuore dei visitatori; e tutte riguardano il food. “Power fruit”, definirlo spremiagrumi è riduttivo. Questo aggeggio infatti, realizza succhi di frutta, con qualsiasi frutto, senza neppure doverlo sbucciare. E poi “karoto” il temperino gigante che anziché le matite, tempera le verdure. Sul podio anche “Arancinotto”, la formina per realizzare arancini perfetti, che già lo scorso anno aveva conquistato tutti.
ANIMALI. Nonostante l’ordinanza del sindaco che ne vietava la vendita, sono comunque comparsi lungo viale Parco gli stand con gli animali. L’ordinanza non ha però efficace per chi aveva avuto il permesso di vendere in Fiera prima della sua emanazione. A palazzo dei Bruzi ne risultano due ed entrambi sempre secondo quanto riferisce il Comune vendono “specie” autorizzate come conigli e pesci. Se i vigili ne troveranno altri questi verranno sanzionati. Per il resto, anche se con qualche protesta sul web di cittadini che rivorrebbero la fiera nel centro storico in modo da contribuire alla valorizzazione di Cosenza vecchia ed evitare ulteriori danni ai commercianti, il primo giorno di fiera si è concluso con una notevole affluenza. Il boom, come ogni anno, è atteso nel fine settimana.
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