La vgnetta pubblicata da Charlie Hebdo dopo il terremoto di Amatrice e che ha scatenato tante polemiche
1 minuto per la letturaMarika Bret ospite del Festival del fumetto: «Abbiamo attaccato un tabu, e quando succede non piace a nessuno»
COSENZA – «Gli italiani non hanno capito la vignetta su Amatrice, perché quella vignetta attacca un tabù, il tabù della morte, e nessuno a prescindere dalla nazionalità accetta che si attacchi un tabù».
Lo ha detto Marika Bret, redattrice di Charlie Hebdo, oggi a Cosenza per partecipare al Festival del fumetto “Le strade del paesaggio”.
«Inoltre – ha aggiunto – alcuni politici sono entrati in questa questione non comprendendo le vere motivazioni. Purtroppo il sindaco di Amatrice è stato più preoccupato di un disegno, giudicato di cattivo gusto, che delle vittime del terremoto stesso».
Bret ha anche detto di aver «ricevuto numerose minacce, tanti italiani hanno urlato “non mettete piede in Italia”, sia dopo la vignetta su Amatrice sia in vista della nostra partecipazione a questo evento a Cosenza». Secondo la redattrice, si tratta del “frutto di un contesto politico che ha manipolato la vignetta su Amatrice. Lo stesso contesto politico che non era favorevole al nostro arrivo in Italia».
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