Laura Luchi
2 minuti per la letturaLutto all’Unical, è morta Laura Luchi, pioniera dell’ateneo e storica preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università della Calabria, aveva 73 anni
CON Laura Luchi, storica preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università della Calabria scomparsa lunedì sera all’età di 73 anni, se ne va una pioniera.
Dell’ateneo, perché Laura Luchi ha fatto parte di quel manipolo di giovani neolaureati che, insieme a un gruppo di docenti provenienti da vari atenei italiani, accettarono la sfida di Nino Andreatta e dei padri fondatori di costituire il primo ateneo della Calabria, sul modello dei campus anglosassoni. Luchi, nata a Orvieto e laureata in Ingegneria meccanica a Pisa, arrivò ad Arcavacata con il compagno Andrea Poggialini, accettando la proposta del professor Pietro Caparrini.
Ma è stata pioniera, nel suo ruolo, anche in Italia: prima donna ingegnere a presiedere una Facoltà di Ingegneria. Lo ha fatto per tre mandati di fila, dal ’97 al 2008, e prima ancora era stata direttrice di Dipartimento di Ingegneria meccanica e presidente del corso di laurea. Secondo alcuni sarebbe anche potuta diventare la prima rettrice dell’Università della Calabria: si candidò nel 1999 contro Gianni Latorre, che vinse con 220 preferenze su 417. Equilibri e alleanze diverse avrebbero probabilmente spostato un numero di voti sufficienti a ribaltare il risultato.
MORTA LAURA LUCHI, PUNTO DI RIFERIMENTO ANCHE PER LE GIOVANI STUDENTESSE
Ordinaria di Disegno delle macchine a soli 40 anni, è stata un punto di riferimento negli anni anche per le studentesse – inizialmente molto poche nei corsi di ingegneria – alcune delle quali diventate poi anche docenti dell’ateneo. «Ha dato un’impronta fondamentale nel progettare e costruire i corsi di laurea in Ingegneria dell’Unical» scrive sui social il Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica e gestionale dell’ateneo. Colleghi e amici ricordano in queste ore la dedizione e l’impegno che hanno caratterizzato i suoi anni in ateneo (in presidenza aveva una cyclette per allentare la fatica di quelle lunghe giornate tutte vissute nel campus), la sua straordinaria energia e inventiva, la capacità non comune di fare squadra. A lei si deve l’ideazione della manifestazione ‘Ingegneri d’argento’, che celebrava i 25 anni dal conseguimento del titolo dei laureati Unical.
Grande appassionata di viaggi, con il marito Andrea aveva girato il mondo in lungo e largo: dalla Cina all’Egitto, dall’America al Giappone. Con la pensione aveva poi potuto dedicarsi maggiormente a un’altra grande passione, il teatro, iniziando a recitare e dando prova, anche sul palcoscenico, di dedizione e talento.
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