Emanuele Giacoia
1 minuto per la letturaIl ricordo che Antonella Dodaro, editore del Quotidiano della Calabria, fa dello storico direttore Emanuele Giacoia
Di Emanuele ho sempre davanti quel suo sorriso buono sulle labbra e negli occhi: un omone, Emanuele, dal carattere dolce ed empatico che non lesinava mai di dispensare la serenità e la bontà che gli appartenevano in maniera naturale.
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La prima volta che lo incontrai mi disse che aveva conosciuto mio papà e che, con grande dolore, nel TG3 di seconda metà di dicembre 1982, lesse i servizi relativi alla tragedia che lo colpì con le lacrime agli occhi.
Nacque tra noi un affetto sincero: lui scherzosamente mi diceva che il motivo era il mio nome, uguale a quello di sua figlia, ma sentivo che nei miei confronti provava un sentimento paterno sincero e vero.
Nei giorni di festa i suoi auguri, di persona prima, poi per telefono e infine per mail, erano sempre i primi a giungermi e mi riempivano di gioia perché riusciva sempre a trasmettere con sincerità i suoi sentimenti. Ti voglio e ti vorrò sempre un gran bene Emanuele: che la terra ti sia lieve.
*Editore Quotidiano della Calabria
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