Il filosofo Giovanni Piana
1 minuto per la letturaPRAIA A MARE (COSENZA) – Il filosofo Giovanni Piana, uno dei più interessanti interpreti e prosecutori in Italia dell’indirizzo fenomenologico, è morto ieri, per un malore, nella sua casa di Praia a Mare (Cosenza), all’età di 78 anni. Il professore Piana ha insegnato filosofia teoretica dal 1970 al 1999 alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano.
Nato a Casale Monferrato (Alessandria) il 5 aprile 1940, Piana è stato allievo di Enzo Paci con il quale ha conseguito la laurea in filosofia con una tesi sugli inediti di Edmund Husserl dell’ultimo periodo, realizzata tra il 1962 e il 1963 presso gli Archivi Husserl dell’Università di Friburgo, allora diretti da Eugen Fink.
Piana ha tradotto opere di Husserl e sul pensatore della fenomenologia ha scritto numerosi saggi. Piana si è dedicato alla filosofia della conoscenza, alla filosofia della musica e ai studi sulla percezione e l’immaginazione Tra i suoi libri figurano “I problemi della fenomenologia” (Mondadori, 1966), “Elementi di una dottrina dell’esperienza” (Il Saggiatore, 1979), “La notte dei lampi. Quattro saggi sulla filosofia dell’immaginazione” (Guerini e Associati,1988), “Filosofia della musica” (Guerini e Associati, 1991), “Mondrian e la musica” (Guerini e Associati, 1995), “Teoria del sogno e dramma musicale. La metafisica della musica di Schopenhauer” (Guerini e Associati, 1997), “Numero e figura. Idee per una epistemologia della ripetizione” (Cuem, 1999).
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