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Don Santo nel suo viaggio verso Roma

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COSENZA – Oltre 700 chilometri a piedi: è quanto si prefigge di percorrere don Santo Borrelli, sacerdote dell’Arcidiocesi di Cosenza/Bisignano, per raggiungere Roma dove il 1° settembre sarà ricevuto in udienza da Papa Francesco.

È partito lo scorso 8 agosto da Donnici, frazione di Cosenza, dove è parroco e, dopo aver attraversato la Calabria, la Basilicata e la Campania, in questi giorni sta transitando nel Lazio, con 24 tappe complessive anche in luoghi suggestivi, con il solo intento di raggiungere il “Soglio di Pietro” per chiedere al Santo Padre di pregare per tutta la sua Comunità Parrocchiale, portandogli in dono, come segno del comune impegno a cercare il volto di Gesù, una mini icona del “Cristo Pantocratore”, raffigurazione di Gesù in gloria, tipica dell’arte bizantina, presente in diversi affreschi absidali.

Sta anche portando con sé, per presentarla al Pontefice, una sciarpa  che rappresenta le ansie, le preoccupazioni e le sofferenze dei membri della comunità parrocchiale che hanno donato i  tanti variegati pezzetti di stoffa che la compongono.

Sempre, in tale contesto, a Papa Francesco verrà chiesto di “firmare” quella che sarà la prima pietra di un’“Aula Liturgica”, necessaria per tutte le attività pastorali della Parrocchia, che il Comune di Cosenza ha dato la disponibilità ad erigere a Donnici Superiore.

Non è un cammino facile quello che sta affrontando don Santino, non solo per il tanto caldo ma anche, in alcuni tratti, per l’asperità del tragitto.
Il motto di don Santino è “ultreya e suseya”, utilizzato dai Pellegrini specialmente del “Cammino di Santiago”, quale forma di incoraggiamento ad andare avanti anche in presenza delle tante difficoltà che si affrontano durante la vita. È possibile seguire il cammino del sacerdote sulla pagina Facebook della Parrocchia di San Michele Arcangelo, che ospita un diario giornaliero del viaggio.

Don Santino non è nuovo ad esperienze del genere: oltre ai vari “Cammini di Santiago” che lo hanno impegnato negli ultimi 20 anni, al cammino nei luoghi che hanno visto la vita terrena di Gesù, in Terra Santa, e a quello del Monte Athos in Grecia, per visitare i monasteri in cui vivono i monaci ortodossi, solo 2 giorni prima di intraprendere l’esperienza verso Roma, aveva concluso un “cammino” di 220 chilometri, affrontato anche con un gruppo di giovani, non solo di Donnici ma anche di Castrovillari, Lecce e Pisa, anch’essi desiderosi di porsi in cammino alla ricerca delle cose e della vita, che li hanno portati da Pietrelcina, luogo natio di Padre Pio, a Monte Sant’Angelo, luogo di culto di San Michele Arcangelo.

L’incontro con Papa Francesco vuole essere anche di incoraggiamento per le varie iniziative pastorali che don Santino affronterà, già dal 2 settembre, al suo ritorno in parrocchia e, in particolare, per nuovi progetti.

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