Il Santuario di Paola
1 minuto per la letturaPAOLA (CS) – È una svolta che segna un ritorno al passato recente, quella che hanno deciso i frati minimi, seguaci di san Francesco di Paola, nel corso del capitolo che ha portato ad eleggere il rettore del convento di Paola e superiore della provincia religiosa che abbraccia la Calabria, la Puglia e la missione in Messico. Quando il corteo dei padri elettori è uscito dalla clausura, secondo un rito suggestivo e antichissimo, il piviale bianco che riveste il prescelto era sulle spalle di Gregorio Colatorti, colui che già aveva guidato il luogo sacro più amato dai calabresi nei sei anni fino al 2007.
Originario della Puglia, dopo aver lasciato il santuario di Paola era diventato superiore del convento di Catanzaro. E ora tornerà sul posto che nel frattempo era stato occupato da padre Rocco Benvenuto, che aveva compiuto ormai due mandati consecutivi e quindi non poteva essere rieletto. E’ stato proprio padre Benvenuto, secondo quanto prevede il cerimoniale, a uscire alla destra del suo successore, reggendo un lembo del piviale che dall’altra parte era affidato a padre Franco Santoro, fino ad oggi vicario provinciale. Nel corteo c’era anche padre Francesco Marinelli, correttore generale dell’ordine che ha voluto essere presente ad un capitolo provinciale nel quale, tra l’altro, l’esito finale era tutt’altro che scontato.
La discussione tra i frati è stata lunga e ha toccato anche lo scandalo che ha travolto il santuario, con la scoperta dell’ammanco da due milioni di euro nei fondi donati dai fedeli. Una vicenda che ha avuto inizio proprio sotto il precedente mandato di padre Colatorti e che ora toccherà a lui gestire, dopo che negli ultimi mesi padre Benvenuto era venuto a conoscenza della situazione in seguito al trasferimento del precedente economo, padre Franco Russo.
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