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Diana, dea della caccia, e Wonder Woman; Efesto, dio del fuoco, e Tony Stark-Ironman

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NELL’antichità erano i miti greci e romani il punto di riferimento degli uomini, oggi molto più prosaicamente, sono i supereroi. Ma cosa hanno in comune Eracle e Superman, Diana, dea della caccia e Wonder Woman? Individuando l’archetipo di riferimento per la costruzione degli eroi moderni, si innesta una sintesi visiva tra i supereroi e i modelli che sono alla base della loro ideazione. Così, dunque Acquaman guarda a Poseidone, entrambi protettori degli abissi. Ercole è il progenitore di Superman, entrambi dotati di una forza sovrumana, condividono un’infanzia difficile: Ercole, in realtà figlio di Zeus, vive una vita intera spezzato tra la sua natura divina e la sua natura umana. Hermes, messaggero degli dèi, è il protettore dei viaggiatori, dei commerci, dei ladri e delle discipline atletiche. Con le sue magiche scarpe alate costruite da Efesto può percorrere incredibili distanze a una velocità supersonica, proprio come lo scarlatto Flash. Artemide, cacciatrice e indipendente, divinità femminile che protegge le vergini, si avvicina all’immagine delle amazzoni che hanno ispirato la creazione di Wonder Woman. Dalla sua versione romana, Diana, la supereroina trae anche il proprio nome.

Thanatos, invece, rappresenta la personificazione della morte, una divinità implacabile che, anche per la matrice del nome, può essere associata al celebre villan Thanos, tanto più che entrambi hanno un fratello di nome Eros? Efesto è un artigiano geniale in grado di costruire automi e oggetti dai poteri straordinari. Sebbene non indossi un’armatura per combattere, non è particolarmente lontano dal genio di Tony Stark (Ironman) e dal suo impero delle Stark Industries, vera e propria avanguardia tecnologica. Ed infine, Dea degli incantesimi, protettrice dei trivi e degli spettri, caotica e sfaccettata Ecate si può facilmente traslare nella potentissima Scarlet Witch.

Per scoprire queste e altre similitudini tra miti greci e romani e supereroi di oggi, sarà possibile visitare il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide le cui vetrine ospiteranno le opere uscite dalla mente e dalla matita degli artisti che sono stati ospiti della residenza d’artista. La rassegna Fumetto Fest inaugura dunque la mostra Miti e Supereroi che vedrà esposte le opere dei fumettisti Alessio Petillo, disegnatore napoletano che ha messo in risalto le analogie tra alcuni dei più famosi supereroi d’oltreoceano e le figure mitologiche classiche, Pasquale Qualano, fumettista e scultore che ha creato nuove iconografie ispirandosi ai nostri reperti e Chiara Macor, sceneggiatrice e scrittrice che ha dato il suo contributo nella fase di ideazione delle opere e ha co-curato la mostra stessa.

Accanto a queste opere saranno esposte anche quelle degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e Reggio Calabria, che hanno accompagnato gli artisti durante la residenza d’autore Le opere sono di Cristina Viola, Martina Le Fosse, Ivan Pezzullo, Luca D. Sandonato, Mirjam Caruso, Chiara Alessi, Michela Di Cecio, Martina Aiello, Ambra Misceru’, Vittoria Aiello, Luigi Greco, Francesca Paone, Simona Esposito, Emanuela Manciavillano, Giovambattista Barberio.

L’evento è a cura dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari e del Museo del Fumetto di Cosenza.

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