Il Liceo Telesio di Cosenza
2 minuti per la letturaCOSENZA – Il Liceo Classico “Telesio” di Cosenza, tra i 300 Licei Classici, che anche quest’anno daranno vita domani a La Notte Nazionale del Liceo Classico, VII edizione, sostenuta dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Da un’idea del professor Rocco Schembra, docente di Latino e Greco presso il Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, domani dalle ore 16 alle ore 20, si terrà online sul canale Youtube.
Per il liceo cosentino, l’evento è stato coordinato dalla professoressa Daniela Filice, docente di latino e greco, che alla stampa ha dichiarato: «Questa importante manifestazione arriva al termine di un anno scolastico segnato da difficoltà, incertezze, dalla mancanza di interazione quotidiana e di confronto umano, ma anche dal desiderio di mantenere viva la preziosa eredità della cultura classica, patrimonio di straordinaria vitalità di cui gli studenti, veri protagonisti dell’iniziativa, con la loro spontaneità talentuosa sapranno offrirci contributi formidabili. Il tema scelto dalla nostra scuola per l’edizione 2021 – ha continuato Filice – è “Il Vaso di Pandora. Sulle ali della Speranza”».
Il vaso «costituisce da sempre il simbolo mitologico di tutti i mali nel mondo e Pandora con la sua curiosità ha posto fine, secondo la letteratura, alla meraviglia della terra voluta da Zeus, turbandone l’equilibrio perfetto. L’uomo (novello Pandora) – ha concluso la professoressa – rovinosamente commette abusi che minacciano il nostro mondo con ogni forma di egoismo. Cambiano le epoche, ma si determinano dolorose analogie, che ci fanno intendere meglio questo periodo che viviamo. In questa storia, non è difficile trovare il nome di un’altra dea, anche lei attuale, quasi certamente non greca, ma pur sempre nefasta: Pandèmia. Allora, dal vaso dobbiamo tirare fuori la Speranza come estremo bisogno di salvezza, come risposta al male».
Il dirigente del Liceo, Antonio Iaconianni, evidentemente entusiasta ha dichiarato: «Ringrazio la professoressa Filice ed il professor Antonello Lombardo che sapientemente ha curato la regia dell’evento, i docenti e gli studenti tutti che come sempre si sono impegnati per offrirci una pagina importante di cultura e di riflessione. La manifestazione di quest’anno – ha detto il preside – ha per noi un fortissimo valore simbolico, vuole essere, come ha già sottolineato la professoressa Filice, segno di speranza e di rinascita. Vuole significare attraverso testi della letteratura di tutti i tempi, frammenti di tragedie, canzoni e musiche che spiegano i mali e li stigmatizzano, la metafora dell’esistenza che anela alla speranza».
«Solo la conoscenza – ha concluso Iaconianni – può aiutarci in momenti tanto difficili, solo avere i classici come compagni e maestri del nostro viaggio può essere stimolo a non abbatterci e ad affrontare la quotidianità con un consapevole ottimismo. Ed i nostri giovani domani con il loro impegno ed i loro entusiasmi saranno proprio questo: un meraviglioso segno di speranza!».
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