Lo spoglio delle schede
3 minuti per la letturaÈ Nicola Leone il nuovo rettore dell’Università della Calabria, l’ottavo della sua storia.
L’ordinario di Informatica ha ottenuto oggi nel secondo turno 452.17 voti, superando il quorum fissato a 412. I voti dei docenti sono stati 409, quelli degli studenti 12.15 (45 assoluti), mentre dal pta ha ottenuto 31,02 voti (282 assoluti).
Lo sfidante Raffaele Perrelli si è fermato invece a 340.26 voti: 285 dai docenti, 33,66 dal pta (306 voti assoluti), 21.6 (80 assoluti) dagli studenti.
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Con lui si erano schierati otto direttori di dipartimento su 14: Gianluigi Greco (Matematica), Alfio Cariola (Scienze aziendali e giuridiche), Maria Luisa Panno (Farmacia), Cesare Indiveri (Biologia, ecologia e scienze della terra), Roberto Guarasci (Culture, educazione e società), Maria De Paola (Economia, statistica e finanza), Giuseppe Mendicino (Ingegneria ambientale e Ingegneria chimica), Alessandra Crispini (Chimica).
A sostenerlo anche il rettore uscente Gino Crisci, che in prima battuta (e fino a pochi giorni dal primo turno) si era schierato con Luigi Palopoli, il direttore del dipartimento di Ingegneria Informatica che ha ritirato la sua candidatura dopo il passaggio elettorale del 13 giugno.
Palopoli aveva deciso di restare neutrale per il resto della competizione, senza dare ai suoi elettori – soprattutto i docenti del Dimes (Ingegneria informatica, modellistica, elettronica e sistemistica), del Dimeg (Ingegneria meccanica, energetica e gestionale), di Fisica e di Scienze politiche – indicazioni di voto. Alla vigilia del secondo turno, Leone aveva annunciato una rimodulazione del proprio programma per assorbire alcune delle proposte di Palopoli, come il fondo rotativo per la ricerca, destinato a sostenere le aree che fanno più fatica ad accedere a risorse.
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Classe ’63, nato a Diamante, Nicola Leone ha conseguito la laurea in Matematica all’Università della Calabria. Il passaggio all’Informatica avviene al Crai (Consorzio ricerca applicazioni informatica) di Rende, dove inizia a lavorare nell’area ricerca. Quando il settore viene chiuso, Leone lascia per continuare a fare ciò che lo appassiona al Cnr. Nel ’95 la grande occasione: il trasferimento a Vienna dove, poco più che trentenne, vince la cattedra di Informatica. Cinque anni più tardi ha l’occasione di tornare in Italia e in Calabria, dove viene chiamato per far partire il corso di laurea in Informatica. Ed è quello che fa, continuando anche la sua attività di ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale basata su logica deduttiva, conquistando premi e riconoscimenti internazionali. Un successo di gruppo, visto che in questi anni – oltre a costruire i corsi di laurea in informatica – Leone ha messo su una vera e propria scuola in intelligenza artificiale all’Università della Calabria. La scorsa estate ad Oxford, ad esempio, un paper del professor Leone – e dei collaboratori Francesco Calimeri, Susanna Cozza e Giovambattista Ianni – è stato premiato con il Test-of-Time award nell’ambito della conferenza internazionale di programmazione logica: un riconoscimento destinato alle pubblicazioni che hanno avuto il maggior impatto nel settore nell’ultimo decennio. Dei suoi studenti molti sono diventati docenti universitari: sono almeno 12, la metà dei quali insegna oggi all’Unical.
Leone e il suo team hanno messo a punto Dlv, un sistema di intelligenza artificiale usato oggi in tutto il mondo. La tecnologia di Dlv è stata sperimentata alla Nasa per pianificare le manovre a terra dello Space Shuttle e dal Cern per elaborare i dati dell’acceleratore di particelle. Dlv è un sistema di rappresentazione della conoscenza, che permette di far “ragionare” una macchina, facendo sì che agisca in maniera intelligente. Ogni estate dagli Stati Uniti arrivano classi di studenti interessati a studiare Dlv.
Leone è stato direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica per due mandati e membro del Senato accademico.
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