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L'unical di Rende

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L’ANNUALE rapporto che il Censis realizza per Repubblica vede quest’anno l’Università della Calabria al quinto posto tra i grandi atenei statali (da 20mila a 40mila iscritti). (LEGGI LA SODDISFAZIONE DEL RETTORE CRISCI)

L’Unical scende dal podio, perdendo due posizioni rispetto alle ultime edizioni, a favore dell’Università di Parma e della new entry, tra i grandi atenei, Università di Modena e Reggio Emilia. Cinque, come da tradizione, i parametri valutati dal Censis per la classifica generale: servizi (pasti erogati e posti letto in rapporto agli iscritti), borse (spesa degli atenei per contributi per il diritto allo studio in rapporto agli iscritti), strutture (posti aule, biblioteche, laboratori), comunicazione e servizi digitali (sito web e pagine social ufficiali), internazionalizzazione (presenza di iscritti stranieri, periodi di studio all’estero, spesa per la mobilità internazionale).

 

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L’Unical colleziona un punteggio medio complessivo pari a 86,4: quasi quattro punti in meno rispetto allo scorso anno, quando risultò terza, dietro Perugia e Pavia, con 90 punti. Il calo è alle voci borse (da 95 a 88) e comunicazione (da 91 a 82). Stabile è il giudizio per le strutture e per l’internazionalizzazione (con una flessione di due punti da 73 a 71). Altissimo si conferma il voto per i servizi. L’Università della Calabria è l’unico ateneo a ottenere il massimo (110) tra tutte le università esaminate, dalle “mega” alle “piccole”. Difficile, a quanto pare, primeggiare sul terreno delle mense e dei posti letto con il primo campus d’Italia

«Siamo soddisfatti delle ottime performance del nostro ateneo, soprattutto nel campo dei servizi – afferma il rettore Gino Mirocle Crisci – Un risultato che dà conto dei servizi offerti agli studenti, in termini di numero di pasti, numero di posti e contributi garantiti agli studenti residenti fuori regione e numero di posti letto, che nella prossima classifica cresceranno ancora di più grazie alle nuove residenze appena inaugurate». Su comunicazione e internazionalizzazione «stiamo lavorando per garantire maggiore efficienza e per favorire la mobilità internazionale degli studenti».  Nell’ambito delle classifiche dedicate alla didattica, il rettore sottolinea «il buon posizionamento» dei corsi di laurea magistrali a ciclo unico del gruppo disciplinare “Farmacia e farmacia industriale”. L’Unical, nota Crisci, è al 12mo posto della graduatoria, «seconda università tra quelle del Sud, soltanto di un posto sotto alla Federico II di Napoli». 

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