X
<
>

Franco Roberti

Share
2 minuti per la lettura

LA cultura mafiosa ha messo radici robuste nelle istituzioni. Da nord a sud la mafia in giacca e cravatta ha infiltrato il tessuto sociale. L’ordine è: meno spargimenti di sangue, più cultura “mafiosa”, più poltrone nei posti che contano. La ‘ndrangheta viaggia a velocità sostenute. Ad una buona parte dello Stato che studia e pensa replica una buona parte della ‘ndrangheta che pianifica e agisce. Questo è il quadro reale. Difficile dimostrare il contrario. Un quadro preciso lo offre la recente relazione della Direzione distrettuale antimafia.

LEGGI GLI SPECIALI SUI QUADERNI DEL SUD

Nonostante arresti e condanne la ‘ndrangheta gode di ottima salute. Agli omicidi si preferisce la corruzione. Solo Napoli fa ancora eccezione sotto questo punto di vista. La ‘ndrangheta, invece, è sempre più una “autorità” in Italia. E’ quella più all’avanguardia e raffinata. Produce soldi su soldi. E anche su questo aspetto la Direzione nazionale antimafia offre un quadro che non lascia spazio a interpretazioni.

«Si è di fronte ad un complesso di emergenze significative, ancora di più che in passato, di una ndrangheta presente in tutti i settori nevralgici della politica, dell’amministrazione pubblica e dell’economia, creando – sottolinea la Dna nella relazione firmata dal procuratore nazionale Franco Roberti – in tal modo, le condizioni per un arricchimento, non più solo attraverso le tradizionali attività illecite del traffico internazionale di stupefacenti e delle estorsioni, ma anche intercettando, attraverso prestanome o, comunque, imprenditori di riferimento, importanti flussi economici pubblici ad ogni livello, comunale, regionale, statale ed europeo». Tutto ciò è reso possibile anche da una mancata azione e da uno scarso contrasto alle illegalità da parte della politica. Una politica che, in più circostanze, ha venduto l’anima, la libertà e la dignità alla ‘ndrangheta per conquistare potere e poltrone. Al Sud (e in Calabria soprattutto), manca un reale scatto di indignazione civile. Siamo ancora troppo spettatori e rassegnati a una realtà che ci viene confezionata con tanto di fiocchetto.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE