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Da sinistra Daniele Gambarara e Tullio De Mauro all'Unical il 5 giugno 2001 per l'inaugurazione della Biblioteca di Area Umanistica

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Il linguista recentemente scomparso aveva donato all’Università della Calabria i propri volumi su Saussure

ANCHE l’Università della Calabria piange la scomparsa di Tullio De Mauro, linguista, docente universitario ed ex ministro della Pubblica istruzione. All’Unical De Mauro ha lasciato un’eredità importante, fatta di ex allievi e di volumi che dalla sua personale collezione andranno ad arricchire la dotazione della Biblioteca d’area umanistica dell’ateneo. Proprio quella Biblioteca che l’ex ministro inaugurò il 5 giugno del 2001. Nel testo che segue Daniele Gambarara, filosofo, docente Unical ed ex allievo di De Mauro, racconta al Quotidiano del Sud i rapporti tra il linguista e l’ateneo, anticipando le iniziative che la Biblioteca avvierà per onorarne la memoria.

 

di DANIELE GAMBARARA*

Nel 2000 Tullio De Mauro viene nominato ministro della Pubblica Istruzione nel secondo Governo Amato. Sceglie questo ministero rispetto a  quello dell’Università e ricerca – ministero fondato nel 1989 da suo amico Antonio Ruberti – che gli era stato pure offerto. In questa scelta si rivelava la vocazione di educatore di Tullio De Mauro (Torre Annunziata, 30 marzo 1932 – Roma, 5 gennaio 2017) di cui viene in questi giorni ricordata soprattutto l’opera scientifica. Ma l’importante opera scientifica, filologica e teorica di De Mauro aveva come sfondo un impegno per la scuola, per l’educazione – linguistica e non solo, per la diffusione e la valorizzazione delle biblioteche come strumenti di formazione. Non è un caso che uno dei suoi ultimi gesti come ministro sia stato venire il 5 giugno 2001 all’Università della Calabria, ad Arcavacata, per inaugurare la Biblioteca di Area Umanistica “F. E. Fagiani”, quella che per docenti e studenti dell’Università della Calabria è semplicemente “la Bau”. Il suo intervento in Aula magna fu una difesa appassionata della funzione che le biblioteche possono e devono svolgere. L’Associazione Italiana Biblioteche ha ricordato di recente la sua attività.

De Mauro aveva amici personali a Cosenza, e numerosi suoi allievi, diretti e indiretti, lavorano all’Università della Calabria dove è tornato più volte. L’anno scorso aveva deciso di donare alla Bau una importante sezione della sua biblioteca di studioso, quella relativa a Ferdinand de Saussure.

De Mauro aveva pubblicato nel 1967 la traduzione italiana del Corso di linguistica generale dello studioso ginevrino, accompagnata da un apparato importante di notizie e note storiche e critiche su questo testo apparentemente semplice, ma in realtà molto complesso. Esso non è stato scritto direttamente da Saussure, ma redatto da due suoi allievi sulla base delle note prese a lezione da altri studenti. Per il lettore accorto, conoscere il fondamento delle affermazioni del Corso e la loro vicinanza o lontananza con le lezioni di Saussure è molto importante. Il commento di De Mauro affronta in modo egregio questo problema (e l’altro connesso, delle interpretazioni che sono state date delle proposte di Saussure su significante e significato, sincronia e diacronia, langue e parole, ecc.), a tal punto da essere stato tradotto in numerose lingue, e in particolare in francese, per accompagnare dal 1972 il testo originale di Saussure.

Aveva promesso di ritornare all’Unical  a fine febbraio di quest’anno, per partecipare all’inaugurazione della Sala che contiene i libri e documenti da lui donati. Questo ritorno, 15 anni dopo la sua inaugurazione della Bau purtroppo non ci sarà. Ma la Biblioteca intitolerà a Tullio De Mauro la Sala ricerca della sua Collezione saussuriana

Nel 2016 ricorreva il centenario della prima pubblicazione del Corso e in questa occasione De Mauro aveva inviato un primo lotto della sua donazione alla Bau, che nel 2013 aveva istituito una specifica Collezione saussuriana. Aveva promesso di ritornare all’Università della Calabria ancora una volta, a fine febbraio di quest’anno, per partecipare all’inaugurazione della Sala che contiene i libri e documenti da lui donati. Questo ritorno, 15 anni dopo la sua inaugurazione della Bau purtroppo non ci sarà. Ma la Biblioteca intitolerà a Tullio De Mauro la Sala ricerca della sua Collezione saussuriana, e un mese circa dopo quello che era stato previsto ne effettuerà l’inaugurazione, alla presenza della famiglia di De Mauro, organizzando una giornata di studi sull’opera di Ferdinand de Saussure e su quella di Tullio De Mauro. Il grande studioso ginevrino e il grande studioso italiano che ne è stato il maggior interprete contemporaneo si troveranno così assieme, in una biblioteca che si sente istituzione di conservazione e sviluppo della memoria e della conoscenza.

 

* Professore ordinario di Filosofia del Linguaggio
Università della Calabria

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