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Michele Leonetti (Rinnovamento è futuro)

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Dopo due ore di discussione il Senato accademico approva la proposta di Michele Leonetti (Rinnovamento è futuro)

IL SENATO accademico dell’Unical ha approvato all’unanimità una modifica del regolamento didattico che aggiunge al calendario accademico due appelli straordinari destinati agli studenti fuori corso. Una proposta presentata da Michele Leonetti, rappresentante degli studenti eletto per “Rinnovamento è futuro”, che in Senato ha portato proprio uno dei principali punti del suo programma elettorale. La mozione approvata giovedì, e argomentata durante il dibattito dal collega di Senato e di lista Nicola Caruso, non prevede restrizioni: agli appelli straordinari potranno partecipare tutti i fuori corso, indipendentemente dal numero di crediti conseguiti in carriera o dal corso di laurea frequentato.

«Con l’approvazione di un calendario accademico unico per tutti i dipartimenti – spiega Leonetti nel documento presentato in Senato – si ridurrà la discrezionalità dei docenti, garantendo a tutti gli studenti le stesse opportunità». Perché proprio questo è uno degli aspetti sottolineati dagli studenti: l’eccessiva disparità tra i dipartimenti dell’ateneo. La modifica approvata segue la riforma del regolamento didattico di due anni fa, quando l’ex senatore accademico Roberto Ceravolo (sempre Rèf) riuscì a far approvare una nuova formulazione dell’articolo 49 comma 6 che impegnava ogni docente dell’Unical, per ciascun insegnamento, a fissare almeno cinque appelli ordinari d’esame ogni anno, distribuiti tra le sessioni invernale, estiva e autunnale.

La proposta di Leonetti (com’era successo nel 2014 anche con la mozione Ceravolo) ha richiesto oltre due ore di discussione prima di essere approvata: l’idea che aumentare le date d’esame aumenti anche le possibilità di riuscita non è posizione condivisa tra i docenti dell’ateneo e la querelle, del resto, è antica. Leonetti e Caruso, però, sono riusciti a mettere d’accordo l’intero Senato accademico. In via sperimentale, per il primo anno, i due appelli straordinari destinati a tutti i fuori corso, senza vincolo di carriera, saranno fissati ad aprile e novembre, seguendo una delle prassi più diffuse nell’ateneo. Gli studenti fuori corso dell’Università della Calabria sono 11544 e «un numero crescente incontra difficoltà nel concludere il proprio percorso accademico».

Lasciare il corso regolare degli studi, però, rappresenta un costo, tanto per i ragazzi quanto per l’università. Per i ragazzi, perché la legge impone un incremento del 5 per cento sulle tasse d’iscrizione e li esclude dall’accesso ai benefici del diritto allo studio. Per l’università, perché il riparto dei finanziamenti ordinari, per la quota calcolata sulla base del costo standard, tiene conto solo degli studenti in corso.

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