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L’ateneo si uniforma al resto delle università italiane. Si calcola che che due matricole su tre non pagheranno le tasse
RENDE (CS) – Trenta corsi di laurea triennale e 6 di laurea magistrale a ciclo unico, che comprendono da quest’anno anche il corso in Conservazione e restauro dei beni culturali: cinque anni al termine dei quali il laureato otterrà anche il titolo abilitante di restauratore. Il nuovo bando d’ammissione ai corsi di laurea dell’Unical è stato presentato questa mattina in ateneo e prevede alcune novità rispetto al passato.
Sul fronte didattico, l’apertura di quattro nuovi corsi di laurea. Da subito partirà Restauro, come detto, mentre gli altri tre corsi nuovi sono lauree magistrali (Biotecnologie della salute, Finance and Insurance, Gestione e conservazione dei documenti digitali), non riguardano quindi i neodiplomati e compariranno nel prossimo bando. Vengono disattivati invece i corsi di laurea triennale in Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali (sostituito dal corso a ciclo unico) e in Des, che non ha raggiunto i requisiti di sostenibilità didattica.
In tutto i posti banditi sono circa 4600 cui si aggiungono i 670 già opzionati dai ragazzi che hanno superato in primavera i Tolc e si sono preimmatricolati. Sarà possibile iscriversi on line dall’1 al 25 agosto e le lezioni avranno inizio per tutti il 3 ottobre. Una delle novità, presentata in conferenza stampa dal delegato alla didattica Francesco Scarcello, è infatti la raggiunta omogeneità tra i calendari di tutti i dipartimenti. I posti residui saranno assegnati in surroga subito dopo la prima fase, che si concluderà il 25 agosto, così da consentire a tutti gli iscritti di iniziare insieme le lezioni. Ulteriori posti vacanti saranno poi assegnati con l’ultima aurroga, dopo il 3 ottobre, con modalità a sportello.
“L’azzardo” di quest’anno, per dirla con il rettore Gino Crisci, è stato invece l’aumento delle soglie di reddito per l’accesso ai benefici del diritto allo studio. Potranno ottenere l’esonero dalle tasse, tariffe agevolate per i servizi e la possibilità di partecipare al concorso per la borsa di studio, tutte le matricole con Iseeu (l’indicatore Isee per il diritto allo studio) fino a 23 mila euro e Ispe fino a 50 mila. Un considerevole aumento, rispetto allo scorso anno quando le soglie previste erano, rispettivamente, pari a 15800 euro e 27811 euro. Significa che due matricole su tre non pagheranno le tasse e potranno mantenere questo diritto maturando i crediti necessari, ovvero studiando. Si stima che la manovra interesserà circa duemila studenti in più.
La decisione dell’ateneo, che uniforma l’Unical al resto delle università italiane cancellando una evidente discriminazione presente in passato, costerà alle casse dell’ateneo circa due milioni di minori entrate. Per recuperare queste somme, verranno rimodulati i contributi a carico di chi non accede, per reddito o per merito, alla borsa di studio. Una rimodulazione progressiva, in funzione del reddito, che porterà per i redditi più bassi un aumento di circa 8 euro, per quelli più alti (con Iseeu superiore a 46 mila euro) un incremento di duecento euro.
Gli studenti di Rinnovamento è futuro hanno bocciato in CdA questa soluzione. “Non si può parlare di aumento delle tasse – ha detto il rettore Gino Crisci in conferenza stampa – Non credo sia un delitto chiedere alle fasce con reddito più alto un aumento di venti euro al mese se questo consente alle famiglie in difficoltà di mantenere i figli all’Università. In questi anni ho raccolto il disagio di ragazzi che non potevano permettersi neanche il biglietto per raggiungere in autobus l’Unical”. “Fino allo scorso anno ci autopenalizzavamo – ha aggiunto il prorettore al Centro residenziale Luigi Filice – prevedendo soglie più basse rispetto a quanto stabilito dal decreto ministeriale. Abbiamo deciso di garantire ai nostri studenti un diritto riconosciuto in altri atenei”. E per gli studenti beneficiari di borsa l’Unical ha previsto anche l’accesso gratuito alle palestre del Cus.
Altra novità riguarda le famiglie con più figli iscritti, che non godono però dei benefici del diritto allo studio: dal secondo figlio in poi pagheranno il 50 per cento della tassa dovuta. Per ottenere la borsa di studio bisognerà presentare domanda on line: le neomatricole subito dopo l’iscrizione, gli studenti iscritti agli anni successivi entro il 25 agosto. Ultima novità riguarda il modello Tc (tasse e contributi), di norma compilato entro dicembre da chi non è idoneo alla borsa di studio, per reddito o per merito, ma chiede che la seconda rata sia calcolata in proporzione al reddito. Il modello Tc sparisce, eliminando così anche il rischio di errori che in passato ha comportato sanzioni e sanatorie: gli studenti, ha spiegato la funzionaria Gianfranca Russo, dovranno solo richiedere entro il 20 dicembre all’Inps, tramite i Caf o il commercialista di fiducia, l’attestazione Isee per il diritto allo studio. L’ateneo scaricherà poi i dati direttamente dalla banca dati Inps.
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