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A Cosenza consegnata una medaglia al partigiano Nicola Cortese, oggi 93enne e col pensiero fisso ai compagni morti durante la Resistenza

COSENZA – Le lacrime e la voce rotta dall’emozione ed un unico pensiero, rivolto ai compagni morti: «Eravamo in tanti a combattere. Molti compagni sono morti, ma per noi quella battaglia era troppo importante».

Lo ha detto Nicola Cortese, partigiano novantatrenne che questa mattina ha ricevuto la «Medaglia della liberazione» dalle mani del prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, nel corso della manifestazione svoltasi in Prefettura in occasione del 25 Aprile. La stessa onorificenza è stata consegnata anche ad Anna La Cava, nipote di Antonio, anch’egli partigiano, deceduto un mese fa.

«Mio nonno – ha ricordato Anna La Cava – è stato lucido fino alla fine dei suoi giorni e ogni anno ricordava il sacrificio e le pene vissute durante la guerra. Alla fine del racconto ci ricordava sempre quanto era stato importante quel periodo e che, nonostante tutto il male e il dolore vissuti, avrebbe rifatto tutto, senza esitare un attimo».

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