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CASTROVILLARI – La Calabria è vestita a festa per accogliere il suo massimo rappresentante istituzionale in una giornata che si preannuncia storica. Alle 11 il presidente Sergio Mattarella è atterrato nello spiazzale dello stabilimento “Gias” di Mograssano, l’azienda leader nel comparto dei prodotti surgelati dove effettuerà la sua prima visita, per poi raggiungere a bordo di auto privata la sede della Centrale del latte di Castrovillari, già in fibrillazione dalle prime ore del mattino. Una scelta doppiamente simbolica, alla vigilia della Festa dei Lavoratori e in due aziende rappresentative di una Calabria virtuosa, segno di riscatto e speranza. Lo stabilimento caseario del Pollino è gremito, per l’occasione, dei più alti vertici militari, religiosi, politici e sindacali del territorio.
Per l’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo, la presenza del capo dello Stato in questa terra di Calabria è «un riconoscimento importante a sostegno di un settore, l’agroalimentare, che in questi anni si è segnalato al Paese come un comparto dinamico e in crescita. Questo ci deve rendere orgogliosi e ci deve fare riflettere e ci deve spingere a investire ancora di più in questo settore che è il vero motore dei territori. Un modello virtuoso, un sistema di regole che ha fatto sì che ci fossero imprenditori cresciuti in questi anni, che ci fossero lavoratori in grado di portare il pane per i propri figli a casa lavorando onestamente in una Calabria che ha una grande forza, una grande potenzialità in questi settori che deve sostenere e potenziare questa ricchezza».
Gli fa eco la presidente Arsac Fulvia Caligiuri per la quale si tratta di «una visita storica per la Calabria intera, non soltanto per la Sibaritide e il Pollino. Si tratta di due eccellenze dell’agroalimentare quelle che visita oggi il presidente Mattarella, il che significa che viene riconosciuta la passione, la professionalità. Sono due famiglie storiche che si sono spese per il territorio ed è un giusto riconoscimento. Il che significa che l’agroalimentare della Calabria è sulla strada giusta. E poi alla vigilia della Festa dei Lavoratori festeggiare insieme ai lavoratori e al presidente Mattarella: non c’è gratificazione migliore! Una bellissima giornata».
Per il consigliere regionale Fedinando Laghi è «un onore ricevere il presidente della Repubblica e nello stesso tempo un importantissimo spot per la nostra regione, tra l’altro in un ambito, quello della produzione agroalimentare, di cui tanto si parla e si dovrebbe fare ancora di più perché effettivamente si potrebbe declinare turismo e agroalimentare per farne un volano reale di sviluppo». Un “grazie” al presidente Mattarella dal vescovo della diocesi di Cassano allo Jonio, monsignor Francesco Savino: «Grazie perché il presidente ci concilia con le istituzioni, perché molto spesso c’è una distonia tra il Paese e noi. E poi gli dico grazie perché viene a visitare due aziende di eccellenza: questo vuole significare che noi in Calabria possiamo farcela, è come se volesse dirci “vedete, siete bravi”. Ma che cosa manca alla Calabria? Manca un sistema culturale, un sistema politico-istituzionale che metta al centro la persona, i suoi bisogni. Abbiamo bisogno di andare oltre gli individualismi e gli egoismi per costruire la legalità del “noi”».
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