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COSENZA – Medici nelle corsie e attori sul palcoscenico. E non importa se solo per una notte: i Phonendo boys ci hanno messo l’anima e per il benessere dei loro pazienti. Si è aperto il sipario del teatro Rendano, venerdì sera, sullo spettacolo di beneficenza messo in scena dall’associazione “Onco rosa”, che si prende cura delle donne che combattono giornalmente contro il cancro.
«Una giusta causa» per cui alcuni medici cosentini di grande professionalità si sono buttati nella recitazione, nel canto e nel ballo. Impegno, dedizione e amore sono stati i segreti che, nella prima serata di ieri, l’hanno portati a calcare il palcoscenico senza timori e inibizioni. Hanno saputo divertire il loro pubblico, con quell’autoironia che ha caratterizzato l’intera kermesse, dimostrando di essere dei veri professionisti anche nella vita. Sold out, intanto, per lo spettacolo che è durato più di due ore.
I protagonisti sempre loro: i Phonendo Boys, il gruppo di medici che, ormai per il quarto anno consecutivo, a ridosso delle festività natalizie, organizzano questo incontro di beneficenza. I dottori Vincenzo Blasi, Elio Bozzo, Matteo Fiorentino, Lorella Garofalo, Antonio Lopez, Domenico Massenzo, Franco Parisi, Patrizia Ventura e Luigi Vilardo, ieri sera, hanno saputo diffondere allegria, serenità e gioia, con le loro smorfie e le loro battute. La scena s’è aperta con un tavolo da convegno: avrebbero dovuto tenere un dibattito quando però, ironizzando, hanno preferito puntualmente interrompere il moderatore per lasciare spazio alla musica. Alla medicina delle parole delle canzoni: da “La pillola va giù” a “Chi è più felice di me?”, passando per “Prenditi una pasticca”, accompagnati dalla Live Band Revolution 4.0.
Un primo atto che ha coinvolto il pubblico, che non ha mai perso l’attenzione, accompagnandoli sempre con battiti di mano. Più recitato, invece, il secondo atto, in cui i Phonendo boys hanno dato prova della loro capacità di divertirsi. Di essere dottori e soprattutto amici dei loro pazienti.
«Non hanno bisogno di presentazioni, sono professionisti di spessore – ha spiegato il presidente dell’associazione Onco rosa, la dottoressa Virginia Liguori – Sul palcoscenico la loro peculiarità è quella di metterci il cuore in tutto ciò che fanno». Non hanno paura di mettersi in gioco. Non ne hanno soprattutto se il fine è quello di aiutare tutti i malati oncologici. «Questo spettacolo ormai per noi è una tradizione – ha continuato il presidente – E’ nato tutto da una piccola idea che adesso sta delineando una storia, che per noi è di estrema importanza perché racchiude un messaggio di amore. Quando donare è finalizzato alla salute io credo che il contributo che tutti noi possiamo dare diventa oltre che un dovere anche un piacere ed eventi come questo si possono tradurre in un momento di benessere».
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