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CASTROLIBERO (CS) – “Chi è di scena” parte decima. La rassegna teatrale di Castrolibero, quest’anno, tocca la decima edizione. Il cartellone presentato è composto da cinque spettacoli. Si parte il 14 luglio, alle ore 21,30 con Michele Placido e la sua “Serata d’onore”. Appuntamento poi a martedì prossimo con l’attesissima Sabina Guzzanti e il suo spettacolo “Homo srl”. Quindi altre tre tappe: lunedì 24 Luglio con “Antigone” interpretata da Paolo Pambieri, Barbara Bovoli ed Elisa Silvestrin. Lunedì 27 luglio spazio alla prima nazionale di “Arsenico e vecchi merletti” con Paola Quattrini, Ivan Monti, Sergio Muniz, Pablo e Pedro. Ultimo appuntamento giovedì 30 con Tato Russo in “Menecmi: due gemelli napoletani”.
Spazio dunque alla cultura ed alla prosa. Il direttore Lombardo ci crede molto. È convinto, per come ha avuto modo di spiegare ai giornalisti, che soltanto alzando il livello e la qualità si possa crescere. Anche il primo cittadino ne è convinto. «Castrolibero è in continuità con la visione politica – ha detto il sindaco Giovanni Greco – e intende percorrere la strada della formazione come risposta alla notte culturale collettiva che l’intero Paese sta vivendo. Dieci anni di cultura, soprattutto oggi dove,sappiamo bene, che si investe poco in questo settore, sono un segnale assolutamente positivo», ha spiegato Greco. I
l consigliere con delega alla Cultura Yleana Illuminato invece ha rimarcato il fatto che proprio grazie a questa rassegna tanti giovani del luogo sono stati ispirati per costituire compagnie locali, tra creatività e successi di pubblico e critica nell’area urbana. «Molte compagnie sono partite da questa città, vivono ancora in questa città. Grazie alle prime rassegne si sono innamorate del teatro ed oggi vivono di ciò, con riconoscimenti e apprezzamenti fuori dal comune».
A proposito dell’area urbana tanto sbandierata ad ogni piè sospinto, è tempo, secondo l’opinione del consigliere regionale Orlandino Greco, di condivisione. Non di duplicare rassegne e/o appuntamenti. «Basta anzi con le sagre» ha quasi polemizzato. Nessuna contrapposizione, solo la valorizzazione della propria identità. L’auspicio è quello di arrivare ad una sintesi comune, con Cosenza e Rende, anche su queste traiettorie.
Ma perché scegliere Castrolibero e non “lungofiume”, ad esempio? «Per la qualità degli spettacoli», è stata la risposta dei presenti. Seppur a pagamento, rispetto alle altre rassegne che «nulla hanno a che fare con la nostra». “Chi è di scena” si pone appunto come la versione estiva della prosa di teatro, quella del Rendano per essere ancora più diretti. E, ad ogni modo, è pronta ad accogliere tutti.
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