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CASSANO ALLO JONIO (CS) – «Continuerò a pregare per questa diocesi che tanto mi ha dato e che porterò sempre nel cuore», con queste parole mons. Nunzio Galantino ha salutato stamani nella basilica minore di Cassano All’Ionio, gremita di fedeli, la diocesi cassanese.
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Galantino si dedicherà a tempo pieno al suo compito di segretario della Conferenza episcopale italiana.
IL MESSAGGIO DI MONS. GALANTINO AL SUO SUCCESSORE
Innanzi ai fedeli, alle autorità civili e religiose e tutto il clero mons. Galantino ha dato l’annuncio del nuovo vescovo: si tratta di Don Francesco Savino, 60 anni, di Bitonto, prete dal 1978, oggi parroco e rettore del santuario dei santi medici Cosma e Damiano di Bari.
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Il nuovo vescovo sarà nominato ufficialmente il prossimo 2 maggio a Bari per poi fare ingresso nella diocesi di Cassano All’Ionio con ogni probabilità a giugno.
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Mons. Galantino nel suo discorso di saluto a Cassano All’Ionio ha pensato ai giovani: «Voglio rivolgermi a loro che mi hanno accompagnato in questi tre anni di mia missione a Cassano All’Ionio. Sono un’autentica ricchezza – ha detto – hanno tanta voglia di vivere, purtroppo spesso incontrano adulti che non li aiutano e cercano di spezzare i loro sogni. Oggi più che mai mi sento di dire: custodiamo i giovani». Quanto alla gente di Cassano All’Ionio, mons. Galantino ha detto: «Questo è un popolo che non si è mai dato per vinto, non ha ceduto al fatalismo ed alle etichette. Custodirò per sempre la bellezza delle relazioni che ho instaurato. Il popolo di Cassano e della diocesi mi ha dato davvero tanto, tanto».
L’annuncio del nuovo Vescovo è stato salutato da un caloroso applauso da parte di tutti i presenti. Il sindaco di Cassano All’Ionio, intanto, ha anticipato che a mons. Nunzio Galantino, presto sarà conferita la cittadinanza onoraria: «E’ stata e resterà per noi una grande guida – ha detto il primo cittadino – ci ha regalato un momento di grande gioia e che resterà per sempre nella storia di questo territorio con la visita a Cassano del Santo Padre. Rivolgo un caloroso saluto al neo Vescovo della diocesi nell’attesa di incontrarlo personalmente. Sono sicuro che saprà essere una guida importante per questo territorio».
Don Francesco Savino, 60 anni, di Bitonto, prete dal 1978, oggi parroco e rettore del santuario dei santi medici Cosma e Damiano di Bari. Nel suo messaggio alla diocesi, mons. Savino ha detto: «Imparerò ad essere vescovo con l’aiuto di tutti! Abbiate pazienza con me». Dal profilo di don Savino (LEGGI) emerge la sua grande attenzione per le persone in difficoltà, dai malati di Aids alle mamme con disagi, al punto da avere messo in piedi anche delle strutture si assistenza.
«So di trovare una Chiesa viva e bella. Mi inserirò con grande rispetto nel cammino dei vescovi che mi hanno preceduto e del carissimo Mons. Don Nunzio Galantino, a cui assicuro la mia preghiera per il suo servizio come Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana. Conosco qualcosa della vostra terra tanto ricca di tradizioni culturali molto antiche ed anche di realtà multiformi civili e religiose. La terra in cui sono stato parroco da oltre trent’anni, Bitonto, ha tanti aspetti che l’accomunano con la Regione Calabra. Dovrò distaccarmi dolorosamente dalla Comunità della Parrocchia-Santuario dei Santi Medici Cosma e Damiano, non tanto per le varie opere-segno
realizzate ma soprattutto per i tanti laici, uomini e donne, con cui ho vissuto, nella compagnia dei più poveri e degli ultimi, una esperienza di Chiesa in uscita».
Poi il vescovo eletto ha rivolto un «pensiero grato a Sua Eccellenza Mons. Francesco Cacucci, pastore della Chiesa di Bari-Bitonto, che mi ha dato sempre fiducia e mi ha sostenuto».
«Vi chiedo, cari fratelli e sorelle della Diocesi di Cassano all’Jonio – ha poi continuato “don Ciccio” (così si è firmato il vescovo eletto di Cassano, ndr) – di impegnarvi con me in un percorso di formazione del cuore per superare ogni forma di idolatria che ci porta lontano da Gesù, che è via, verità e vita. Desidero rivolgere il mio pensiero deferente a tutti i Vescovi della Calabria che saluto nella persona del Presidente Sua Eccellenza Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metropolita, al Vicario generale Mons. Francesco Di Chiara, a tutti i responsabili della Comunità civile e alle Autorità militari. Ai fratelli e alle sorelle che appartengono ad altre fedi, ai non cristiani e ai non credenti esprimo il desiderio di vivere la convivialità delle differenze. Spezzeremo il pane quotidiano non soltanto sulla mensa eucaristica ma anche nelle realtà più
deboli della Diocesi, sostando con chi è affaticato o con chi si è fermato perché sfiduciato. In particolare la mia attenzione sarà rivolta ai giovani, ai carcerati e a tutti i sofferenti. Vi custodisco tutti nel mio cuore sin d’ora».
Il nuovo Vescovo ha scelto come motto dello stemma episcopale un versetto di San Paolo della seconda lettera ai Corinzi «Charitas Christi urget nos» (5, 14). «Questa – ha detto don Savino – è la cifra della mia vita spirituale. L’Amore di Cristo, che sento come presenza costante, ha conformato ciò che sono e che faccio e lo vivo come “urgenza” nei confronti delle persone che incontro».
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