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CERCHIARA (CS) – Il più bel regalo che la Fondazione “Santa Maria delle Armi” potesse fare ai devoti dell’omonimo Santuario di Cerchiara di Calabria, è quello di aver ridato la possibilità di godere nuovamente del monumentale “Giudizio Universale” che decora le volte della Chiesetta ed è risalente all’XVIII secolo.
Unico “Giudizio Universale” presente quale affresco in Calabria, è tornato visibile, in tutto il suo splendore dopo i lavori di restauro che, ultimati, hanno consentito di rimuovere le impalcature necessarie per i delicati lavori che non solo hanno restaurato gli apparati decorativi delle volte ma anche protetto dall’umidità gli affreschi settecenteschi e gli stucchi dei due arconi dorati che da secoli caratterizzano l’aspetto della piccola chiesa rupestre del Santuario.
Tornano, dunque, ad essere visibili al pubblico, rivestiti di nuova luce, gli affreschi delle volte mentre restano ancora celati gli affreschi scoperti durante i lavori di restauro dell’altare maggiore, nascosti in un’intercapedine che dovrà essere rimossa dopo aver spostato il prezioso altare maggiore.
A gennaio prossimo sono previsti i lavori “di somma urgenza” da parte del Ministero dei Beni culturali finalizzati al restauro e allo studio degli affreschi medievali rinvenuti, ovvero la madonna con bambino e l’Arcangelo Gabriele. Il presidente della Fondazione, avvocato Luca Franzese, a nome dell’intero Consiglio d’amministrazione, nel dare la notizia coglie l’occasione per ringraziare la professoressa Bosco e l’architetto Venneri delle ditte Mirabelli e Diarco, l’architetto Parrilla e l’ingegnere Sirianni della direzione dei lavori il Rup, architetto Martino, oltre, ovviamente il sindaco Antonio Carlomagno e l’amministrazione comunale di Cerchiara per avere permesso, ciascuno per la sua parte ed accogliendo le istanze della Fondazione, di «terminare questo primo segmento del restauro a ridosso delle feste natalizie, così da dare la possibilità ai numerosi devoti, turisti ed emigranti di ammirare la chiesa e le volte in tutto il loro nuovo splendore».
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