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COSENZA – Un messaggio di speranza per un mondo di pace. Per la seconda volta a Cosenza la Comunità Ebraica di Napoli sezione Calabria ha celebrato la Festa delle Luci, meglio nota come Channukkah.
La cerimonia si è tenuta sull’isola pedonale, in largo Lisa Bilotti e ha registrato una grande partecipazione.
In ebraico la parola chanukkah significa “inaugurazione” o “dedica“, è la festività che commemora la consacrazione di un nuovo altare nel Tempio di Gerusalemme dopo la libertà conquistata dagli israeliti in seguito all’occupazione siriana-ellenica di Antioco IV Epifane. Quest’ ultimo nel corso II secolo a.C., sconsacrò il Tempio di Gerusalemme e tentò di distogliere gli ebrei dalla Torah e soprattutto da alcuni suoi precetti, ma una rivolta armata guidata da Mattatia, capostipite dei Maccabei, permise di scacciare gli oppressori.
Il Talmud (uno dei testi sacri dell’Ebraismo) narra che tutte le provviste di olio puro nel tempio erano però state distrutte dagli invasori, pertanto quando gli ebrei vollero accendere la Menorah (la lampada ad olio a sette bracci), trovarono soltanto una piccola ampolla d’olio d’oliva che sarebbe bastata solo per un giorno. Miracolosamente però l’olio durò otto giorni, giusto il tempo necessario per ottenere altro olio.
In ricordo di questo prodigioso avvenimento fu istituita la festività di Chanukkah durante il quale si accendono i lumi ogni sera per otto giorni, dal 25 di kislev al 2 o 3 di tevet secondo il calendario ebraico, periodo di tempo che coincide con il mese di dicembre nel calendario gregoriano.
Nel pieno del clima natalizio e con il consueto andirivieni della gente, la celebrazione della ricorrenza ebraica ha destato molta curiosità tra i cosentini. Numerose le persone che, dapprima timidamente poi con più audacia, hanno assistito alla breve cerimonia, con grande rispetto ed interesse.
Presenti anche i rappresentati della comunità cattolica, valdese e Bah’ai che hanno evidenziato i percorsi comuni e i buoni rapporti con l’Ebraismo.
«La città di Cosenza dimostra ancora una volta di essere una città aperta culturalmente. Un gesto simbolico per la Festa delle Luci che vuole essere un auspicio per rafforzare i legami umani con la comunità ebraica cosentina», ha detto il sindaco Mario Occhiuto.
Il primo cittadino del capoluogo bruzio ha poi ricordato le luminarie delle Feste cosentine che, in via Arabia, rappresentano la Menorah, che nell’antichità veniva accesa all’interno del Tempio di Gerusalemme, secondo alcune testimonianze, potrebbe far parte del tesoro di Alarico accumulato dopo il Sacco di Roma.
Nel corso della funzione c’è stata la solenne accensione della chanukkiyah (il candelabro a nove bracci).
Ha officiato la cerimonia Roque Pugliese referente per la Calabria della Comunità Ebraica di Napoli: «Molte comunità ebraiche erano a conoscenza della celebrazione del Channukah di questa sera a Cosenza e i riflettori del mondo sono su di noi. Si tratta di un’antichissima festa che incarna i valori della libertà d’espressione e di culto di ogni popolo».
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