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CI SONO degli slogan cha talvolta possono essere presi alla lettera. E il drone che l’altra mattina sorvolava le residenze Maisonettes dell’Unical era un po’ l’immagine plastica dell’impegno – «far decollare il centro residenziale» – assunto dal prorettore delegato, Luigi Filice.
Con questi quadricotteri radiocomandati si è messa in testa di lavorare una nascente società, Dronilab, costituita da quattro ragazzi, laureati e studenti dell’Università della Calabria: Paolo Mirabelli, Sergio Rochira, Mauro Lupo e Francesco Laurito.
Il robot volante (e ronzante) mostrato all’opera sul campus montava una piccola videocamera che – pilotata a distanza – ha filmato l’Unical e il centro residenziale visti dall’alto. Decollato dall’ingresso del centro, il drone ha superato l’aula Caldora, dal basso, e si è inerpicato sulle maisonettes, sorvolando siepi e viali verdi, sotto l’occhio attento del prorettore.
GUARDA: IL BACKSTAGE E LE RIPRESE DEL DRONE
Superata la prova, le immagini potrebbero anche essere utilizzate per la comunicazione dell’ateneo. Un video pilota è già stato realizzato, con le riprese di Dronilab e la collaborazione del regista Andrea Belcastro.
«L’idea è quella di comunicare, in maniera anche nuova, l’attività del centro residenziale. E vogliamo farlo – spiega Filice – usando le competenze dei nostri studenti. Chiedo ai nostri ragazzi di presentare l’Unical con i loro occhi e di raccontare il campus per come lo vivono». Un po’ la filosofia dei video girati e montati da Fajar, uno degli studenti della numerosa comunità indonesiana dell’Unical, visibili dalla pagina web del centro residenziale. L’ultimo, realizzato per la giornata della diversità culturale organizzata dal Consiglio degli Studenti dell’Unical, è dedicato al campus, sul tema “quello che noi chiamiamo casa”.
«Ci interessa seguire strade innovative, anche nel campo della comunicazione. Del resto l’università è pure un grande laboratorio di ricerca e se un docente è alla guida del centro residenziale è chiamato a sperimentare. Noi – dice Filice – vogliamo farlo con i nostri studenti e con i nostri laureati, in un sistema integrato di competenze, che non può che arricchire il risultato finale».
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