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COSENZA – Sulle prime le chiamavano entrambe Anastasia. A distinguerle era la pronuncia: quella ucraina fa cadere l’accento sulla “i”, quella russa sulla seconda “a”. Ci sarebbe anche altro a dividerle, per la verità. Anastasìa (scritto Anastasiia) viene da Kiev, Anastàsia da San Pietroburgo. Studiano ingegneria industriale e fanno parte del circuito europeo Estiem (European Students of Industrial Engineering and Management), che include i colleghi di tutta Europa e che, con il progetto “Vision”, le ha portate all’Università della Calabria. Ad Arcavacata hanno legato subito tra di loro: nelle loro parole, nei gesti, nelle risate, quando chiacchierano, pranzano a mensa, vanno in escursione, non c’è alcun riflesso della tensione che corre tra i Paesi di provenienza.
I docenti che seguono la loro visita e gli studenti dell’associazione Igea (Ingegneri gestionali associati), che ospita l’evento, la raccontano come una delle storie più belle di questa seconda edizione di “Vision”.
Il progetto, del resto, parla anche di integrazione. Il circuito Estiem – e Igea, l’associazione degli studenti di ingegneria gestionale dell’Unical ne è un gruppo locale – si propone anche di stabilire e rafforzare le relazioni tra gli studenti europei. Anastasìa di Kiev e Anastàsia da San Pietroburgo fanno parte di un gruppo di 25 studenti, provenienti da Russia, da Ucraina, Turchia, Germania, Svizzera, Finlandia, Polonia, Ungheria, Spagna. Non solo le due Anastasia: nel gruppo ci sono altri due studenti russo e uno ucraino. Da lunedì stanno partecipando al workshop “Data Mining in the Social Media Marketing Age” per discutere dei metodi che le aziende usano per gestire i propri clienti e per fidelizzarli. Assistono a lezioni, visitano aziende, vivono il campus, prendono parte ad eventi e girano anche la Calabria. Sono rimasti affascinati da Scilla e ieri al termine di una caccia al tesoro lungo il ponte Bucci dell’Unical hanno improvvisato un concerto sul prato dell’aula magna, conquistando anche un discreto pubblico.
Nella loro visita calabrese li seguono i docenti di Ingegneria gestionale (come il prorettore al Centro residenziale, Luigi Filice, Francesca Guerriero, coordinatrice del Corso di Laurea e Giusy Ambrogio, delegata all’Orientamento) e soprattutto gli studenti di Igea, con in testa il presidente Vincenzo Straffalaci. Ma del gruppo quest’anno fanno parte anche tre future matricole di ingegneria gestionali. Si tratta dei primi classificati ai test d’ingresso di Ingegneria che si sono tenuti ad aprile. Ai migliori – tra quanti hanno scelto appunto l’indirizzo gestionale – il corso di laurea ha voluto regalare un anticipo della vita universitaria. Luigi Giuseppe Lia (ex studente di Economia aziendale a Bologna, che ha deciso di tornare alla matematica), Nicola Greco (da Vibo) e Sergio Placanica (da Reggio Calabria) sono stati ospitati all’interno del campus e hanno partecipato agli eventi di Vision. E hanno sperimentato, in anteprima, la vita dell’ingegnere gestionale Unical.
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