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L’81% dei calabresi pensa che in Calabria si viva peggio che nel resto d’Italia. Il dato emerge da un sondaggio effettuato da Ipr Marketing sulla qualità della vita in Calabria, presentato stamattina a Cosenza. Il 71% dei calabresi pensa che si viva meglio in Puglia, il 45% lo pensa invece della Sicilia e solo il 32% pensa che si viva meglio in Campania. Solo il 28% degli intervistati pensa che in Calabria, tutto sommato, si viva bene. E per un buon 73%, si vive peggio che nel 2011. Infine, il 67% dei calabresi è pessimista sulla possibilità che la Calabria cresca economicamente nei prossimi anni e il 48% degli intervistati pensa che ormai non resta che emigrare in un altro Paese.
«I cittadini fanno fatica a credere nello sviluppo del proprio territorio – dice Antonio Noto, del’Ipr Marketing – e questo è grave, perchè se io non ho fiducia nel mio territorio probabilmente non vi investirò». Il sondaggio, commissionato dall’associazione Riformisti in Calabria, rende noti anche dei dati che riguardano temi politici. Per esempio, l’80% dei calabresi sarebbe favorevole alle primarie. «I cittadini dicono che adesso vogliono iniziare loro a fare la politica – dice ancora Noto – e questo è interessante, in un momento legato all’antipolitica». Tra i problemi che dovrebbero, secondo i calabresi, essere trattati e risolti dalla politica vi sono, al primo posto, il lavoro, seguito da rifiuti, crimiminalità e sanità.
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