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LA parodia di carnevale guarda anche alla Calabria. A Orvieto, nel corso dei tradizionali festeggiamenti che coinvolgono e colorano la città, tra le maschere ne è spuntata una che si ispira a un personaggio cosentino popolarissimo. Si tratta di padre Fedele, il frate cappuccino processato e condannato per violenza sessuale ai danni di una suora. Il figurante apparso tra la folla indossava il saio e mostrava una rigogliosa barba bianca, proprio come l’originale, e una scritta sul petto per fugare ogni dubbio. Sottobraccio, poi, c’era una persona vestita suora con tanto di pancione da gravidanza. E intorno uno stuolo di altre maschere da religiose.

Dalla parodia alla tradizione, c’è uno spicchio di Calabria anche a Ivrea dove è andata in scena la storica battaglia delle arance. Un rituale plurisecolare che si è consumato utilizzando agrumi calabresi, grazie a un accordo con Libera per valorizzare le produzioni dei terreni confiscati ai clan.

GUARDA IL VIDEO: LA BATTAGLIA CON LE ARANCE

E’ di 147 contusi di cui cinque medicati al pronto soccorso il bilancio della battaglia delle arance di quest’anno. Oltre 50 mila persone, hanno partecipato all’evento, di cui 30 mila paganti. Le forze dell’ordine hanno anche dovuto riportare alle loro famiglie 6 bambini, che si erano persi durante la battaglia.

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