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RENDE- “Corti di memoria. Segni privati ma non troppo” ha decretato il vincitore della seconda edizione, individuando in Ilenia Borgia, la regista che ha meglio rappresentato le caratteristiche richieste nel bando di concorso. Così il cortometraggio “Resti frame e me” è risultato il vincitore dell’edizione 2013 del concorso seguita da “Tommasina “ della regista romana Margherita Spampinato e da “Il rito della Passione: i vattienti”, video della regista cosentina, Isabella Mari. 

Il concorso ideato dalla Ficc Federazione Italiana Circoli del Cinema (Ficc), Centro Regionale della Calabria, dall’associazione Fata Morgana, e dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, attraverso una giuria di esperti composta dai docenti Unical Roberto De Gaetano (ordinario di Filmologia e Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Linguaggi dello Spettacolo del Cinema e dei Media), Giorgio Lo Feudo (docente di Semiotica del testo e coordinatore Ficc- Calabria) e Bruno Roberti (docente di Stili di regia), dalla giornalista Tiziana Bagnato e dal presidente dell’associazione Fata Morgana Loredana Ciliberto, ha analizzato le varie opere presentate per il concorso. 
Ad avere la meglio, la regista reggina il cui lavoro, che come recita la motivazione del premio: «Corrisponde in modo preciso al dettato del bando. Propone infatti un originale montaggio di alcuni spezzoni di filmini di famiglia i quali, valorizzati esteticamente dalla continuità del sottofondo musicale, perdono la loro naturale frammentarietà per merito della suggestiva evocazione di un narratore simbolico. Quest’ultimo, incarnato in una figura anziana e di esperienza, passa in modo efficace e garbato dal ruolo di osservatore esterno degli eventi filmati a personaggio principale del loro racconto. Un’opera dunque ben fatta che mostra una buona capacità tecnica ma soprattutto una originale e vincente intuizione narratologica». 
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