POCHI giorni fa la notizia che a Cosenza, nel museo all’aperto di Corso Mazzini, era stata distrutta da un camion della spazzatura una delle sculture realizzate da Sacha Sosno, pittore e scultore d’avanguardia (LEGGI LA NOTIZIA). La famiglia Bilotti, che ha donato le opere alla città, aveva subito chiesto all’artista di realizzare un altro esemplare dell’opera. Ma a distanza di poco, arriva ora l’annuncio della morte di Sosno (LEGGI).
Una sequenza temporale che ha ispirato una conversazione immaginaria a Nunzio Scalercio, uno dei maggiori interpreti della cosentinità, autore di numerosi spettacoli teatrali di successo, tra le quali le “Lezioni di cosentino” che saranno portate in scena il 29 e il 30 dicembre a Cosenza, al Teatro dell’Acquario.
Sulla sua pagina Facebook, il webmastru di Spigaweb.org ha salutato Sosno con un post che ha spopolato: una vignetta che richiama l’opera in marmo distrutta, riproposta in forma di lapide, e il racconto di una ipotetica telefonata, nella quale lo scultore apprende l’incredibile incidente che ha distrutto la sua opera a Cosenza:
Martedì 3 dicembre
“Prondo, casa Sonyon?”
“No, avete sbagliato”
“E chi casa è?”
“Casa Sosno”
“Ah, okey. Io a tia stava cercanno, signu u niputi i Bilotti”
“U niputi i Bilotti? A disposizione, diciami tuttu”
“T’haiu i chieda na mmasciata…”
“…chi masciata? Un mi faciti spagnà, ca signu malatu i core…”
“T’arricuardi chira statua grupata cura colonna ca ci amu mpintu a Cusenza?”
“Sì, picchì?”
“N’adi fa n’atra picca i copie. A marmu cumu simu misi?’
“Chi cazzu vuliti i mia? Io di quell’opera ne ho già fatto tre copie!!!”
“Un t’alterà! E n’adi fa n’atra!”
“Picchì?””Picchì a Cusenza nu pullmino a una l’ha sfracomata!”
“NO!”
“Sì! E ringrazia ca un ci adi fa u CID ca si l’è accusatu u sinnacu…”
“No, …u core… e adesso è lesionata???”
“Quale lesionata? È fatta a mille piezzi! “
“…u core…”
“Un si canuscia cchiù!”
“…mi sta lassannu…”
“Oramai è purvareddra”
“Ahhhh!”
“Sondrio?”
“….””Sonzolo?”
“…””Sonzogno? Oj So… so??? Tutti uguali s’ artisti: quannu ci chiedi nu piaciri ti moranu intri i manu…”
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Sacha Sosno Marsiglia 1937
Principato di Monaco 3 dicembre 2013
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