PAOLA – Un antico detto recita espressamente così: “scherza con i fanti ma lascia stare i santi”. La saggezza degli antichi calza a pennello con quello che si sta verificando in questi giorni a Paola dove stanno circolando degli inviti per la festa di Halloween, che si celebrerà a cavallo tra il 31 ottobre e la festa di ogni santi. La locandina-invito ritrae l’arco di S. Francesco, l’antica porta d’ingresso alla città ridipinta e rielaborata con i simboli tipici di questa particolare festa di origine antichissima e riconducibile ai celtici.
Fin qui “nulla questio” se non fosse che all’interno di questa particolarissima rivisitazione dell’arco più famoso della città rientri anche la statua del santo patrono di Paola blasfemamente ritratta con la falce della morte tra le mani. Una scelta di pessimo gusto che contrasta non solo con la figura storica di S. Francesco, ma anche con quella mistica. Tra l’altro la festa di Halloween, sembra contrastare con i principi del cristianesimo di cui il santo paolano ne rappresenta fulgida figura. Questa discutibilissima scelta goliardica ha suscitato l’indignazione di molti paolani che hanno espresso il loro disappunto sui social network dove la locandina incriminata troneggia come invito. Tra queste risalta quella di un partito politico e precisamente dell’Udc che attraverso il canale facebook ha diramato un comunicato nel quale si legge: “speriamo si tratti di uno scherzo di cattivissimo gusto. Questa locandina manifesto se esistesse davvero rappresenterebbe un affronto ed una mancanza di rispetto prima di tutto alla comunità di Paola che si rivede nella figura del suo santo patrono che rappresenta non solo un punto di riferimento religioso, quanto il nostro cittadino più illustre, che lega la sua vita e la sua storia alla cultura, ai valori ed alle radici della nostra città. Senza tener conto dell’aspetto religioso che viene toccato nel profondo delle sensibilità di ognuno di noi. Confidiamo che gli autori di questo intollerabile manifesto-locandina possano ravvederei è chiedere scusa all’intera città, caso contrario chiederemo la mobilitazione collettiva. Siamo indignati”.
LA REPLICA DEGLI ORGANIZZATORI. C’è la replica del gruppo Tnt, che ha ideato la locandina. “Il sentimento religioso – scrivono quelli del Tnt – è una cosa molto importante. E’ la conformazione della propria esistenza agli esempi forniti da Gesù e dai Santi, è la traduzione nei comportamenti quotidiani degli insegnamenti di quei grandi uomini e donne, nella convinzione che ciò sia giusto e che così debba andare. Per questo riteniamo che aver “rinforzato” il bastone di San Francesco con la falce nella locandina di una festa carnevalesca non sia un’offesa al sentimento religioso: perchè in nessun modo abbiamo suggerito condotte immorali o abbiamo messo in discussione quegli insegnamenti.
Essi, al contrario, restano validi sia per i credenti che per i non credenti (anche se a qualcuno piacerebbe accaparrarsi l’esclusiva), visto che Gesù e i Santi, prima di essere tali, sono stati uomini e donne che hanno dato spesso la vita per diffondere parole e pensieri che, all’epoca, non erano ancora considerati “morale comune”.
PAOLA – In questi giorni a Paola dove stanno circolando degli inviti per la festa di Halloween, che si celebrerà a cavallo tra il 31 ottobre e la festa di ogni santi. La locandina-invito ritrae l’arco di San Francesco, l’antica porta d’ingresso alla città, ridipinta e rielaborata con i simboli tipici di questa particolare festa di origine antichissima e riconducibile ai celtici. Ma in questa particolarissima rivisitazione dell’arco più famoso della città rientra anche la statua del santo patrono di Paola ritratta con la falce della morte tra le mani.
Una scelta goliardica ha suscitato l’indignazione di molti paolani che hanno espresso il loro disappunto sui social network dove la locandina incriminata troneggia come invito. La polemica arriva negli stessi giorni in cui a Cosenza un parroco ha diffuso un voltantino invitando a boicottare la festa di Halloween (LEGGI).
Il gruppo Tnt, che ha ideato la locandina, replica: «Riteniamo che aver “rinforzato” il bastone di San Francesco con la falce nella locandina di una festa carnevalesca non sia un’offesa al sentimento religioso: perchè in nessun modo abbiamo suggerito condotte immorali o abbiamo messo in discussione quegli insegnamenti. Essi, al contrario, restano validi sia per i credenti che per i non credenti (anche se a qualcuno piacerebbe accaparrarsi l’esclusiva), visto che Gesù e i Santi, prima di essere tali, sono stati uomini e donne che hanno dato spesso la vita per diffondere parole e pensieri che, all’epoca, non erano ancora considerati morale comune».