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NON è come il leggendario uno su mille che cantava Gianni Morandi, ma la prevalenza di delusi resta schiacciante: ad ottenere la cattedra in Calabria è stato solo poco più del due per cento degli oltre 17mila aspiranti insegnanti che avevano partecipato al concorsone indetto un anno fa.

Con il vertice di ieri al ministero dell’Istruzione, è scattato il via libera per gli uffici scolastici regionali, che potranno ora contattare le persone alle quali spetta un contratto a tempo indeterminato nella scuola. In totale sono 11.268 nuovi docenti che potranno prendere servizio negli istituti di tutta Italia. In Lombardia, ad esempio, già stamattina era stato pubblicato online il calendario delle oltre 1.800 convocazioni. Presto toccherà anche alla Calabria, alla quale, però, di posti ne sono toccati 432.

I CRITERI PER I CONTEGGI – Ieri il capo del Dipartimento istruzione del ministero, Luciano Chiappetta, ha esposto i criteri di ripartizione territoriale sulle immissioni in ruolo e concordato le modalità operative. Il calcolo viene effettuato sulla base del numero di posti in organico per l’anno scolastico ormai alle porte, della quantità di cattedre già coperte e di quelle sulle quali hanno priorità i cosiddetti “sovrannumerari”, cioé i docenti già assunti a tempo indeterminato che però hanno perso il posto in una scuola a causa della contrazione di una classe. Il numero di cattedre che resta a disposizione, è stato poi ripartito secondo un’aliquota concordata al tavolo ministeriale: una parte andrà a chi si trova in attesa nelle graduatorie, l’altra, appunto, è riservata ai vincitori del concorso. 

UNA GOCCIA NELL’OCEANO – «Le poco più di 11mila immissioni in ruolo stabilite dal ministro Carrozza rappresentano una goccia nell’oceano del precariato e sono del tutto inadeguate alle circa 30mila cattedre vacanti» ha dichiarato la Gilda, sindacato degli insegnanti, commentando l’esito dell’incontro avvenuto ieri pomeriggio al Miur e ribadendo che «il precariato nella scuola in Italia è una piaga che va sanata definitivamente e la Comunità Europea sta pressando perchè il Governo intervenga in materia ma a questo punto per viale Trastevere è sempre più vicino il rischio di una condanna da parte della Corte di Giustizia europea».

LA RIPARTIZIONE TRA LE PROVINCE – In Calabria la fetta più grossa dei nuovi insegnanti arriverà nella scuola secondaria di primo grado, quella che un tempo era la scuola media. Sono 135 i nuovi professori, ripartiti tra le varie classi di concorso e le cinque province. Il contingente più ampio è quello degli insegnanti di lettere per la provincia di Reggio Calabria: 18. Saranno in 121, invece, a firmare un contratto per le scuole superiori, dividendosi poi in piccoli rivoli negli istituti della regione.

Per la scuola primaria i posti sono 49, dei quali quasi la metà – 21 in tutto – nell’enorme provincia di Cosenza, mentre gli altri sono divisi tra Reggio (13), Catanzaro (8), Crotone (5) e Vibo (2). Più equilibrati i numeri per la scuola dellinfanzia: 20 posti a Cosenza, 18 a Reggio, 14 a Catanzaro, 6 a Crotone, 5 a Vibo. Altri 3 incarichi a tempo indeterminato sono stati riservati per i servizi educativi mentre per il sostegno, in tutta la Calabria, sono previsti 61 incarichi: 28 a Cosenza, 18 a Reggio, 7 a Catanzaro, 4 a Vibo e Crotone.

 

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