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“LE tradizioni di viaggio in Calabria”. E’ questo il titolo della mostra inaugurata questa mattina nel monumentale salone di lettura della Biblioteca nazionale di Napoli. La mostra è il secondo momento del progetto ‘Napoli e la Calabria, un viaggio attraverso i secoli’ avviato con gli incontri alla Galleria nazionale di Cosenza e di Torre Camigliati, nel cuore della Sila, il 7 e l’8 giugno scorsi.
L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione ‘Napoli 99’ insieme alla Regione Calabria, d’intesa con la Regione Campania. A introdurre è stato il direttore della Biblioteca nazionale Mauro Giancaspro, che ha illustrato i diversi modi di viaggiare in Calabria nei secoli, attraverso le strade, le ferrovie e i libri. Per Giancaspro, oltre al ‘mal d’Africà “esiste anche un ‘mal di Calabrià, un’affezione difficilmente descrivibile, che costringe a tornarvi”. Mirella Barracco, presidente della Fondazione ‘Napoli 99’ che da anni lavora intensamente nelle due regioni, con questo progetto intende “rinnovare i secolari rapporti culturali con una serie di iniziative comuni”.
L’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, ha inquadrato le iniziative nell’ambito di una visione che veda il Sud muoversi in modo unitario, recuperando storia ed identità in una prospettiva mediterranea ed europea. Ha concluso l’assessore all’Istruzione della Regione Campania Caterina Miraglia, confermando che questo è solo l’inizio di un cammino che può portare a sviluppi di grande interesse. Di notevole impatto l’allestimento della mostra, che, tra l’altro, ha messo in evidenza la cartografia di Giovanni Antonio Magini del 1620, i disegni settecenteschi di Francesco Cassiano Da Silva, il libro dell’abate Pacichelli, il e viaggio pittoresco di Saint-Non, passando per i libri di viaggio del grand tour e per approdare infine a Norman Douglas e Guido Piovene.
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