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PER 75 minuti hanno parlato al Papa della Calabria e dei suoi problemi. I primi sei vescovi calabresi sono stati ricevuti da Benedetto XVI in Vaticano per la tradizionale visita “ad limina apostolorum” che periodicamente porta i pastori delle diocesi di tutto il mondo al cospetto del pontefice per riferire della situazione delle chiese locali. Alle 12 in punto, l’arcivescovo di Cosenza Salvatore Nunnari, l’arcivescovo di Catanzaro Vincenzo Bertolone, l’acrivescovo di Crotone Domenico Graziani, il vescovo di Lamezia Luigi Cantafora, il vescovo di San Marco Argentano-Scalea Leonardo Bonanno, l’eparca di Lungro Donato Oliverio, sono stati accolti dal segretario del Papa e prefetto della casa pontificia, monsignor Georg Ganswein che li ha introdotti nello studio all’ultimo piano del palazzo apostolico.
Ciascun vescovo ha riferito della propria diocesi, con riferimento al contesto regionale. E così sono stati toccati i temi della ‘ndrangheta, della mancanza di lavoro e della povertà con Ratzinger che, hanno riferito i vescovi ha «ascoltato paternamente». Ma si è discusso anche delle strategie della Chiesa calabrese. E il Papa si è detto consapevole della vitalità della fede della gente, soffermandosi anche sul ricordo della visita che lo ha condotto nella diocesi di Lamezia nell’ottobre 2011.
Era dal dicembre 2006 che i vescovi calabresi non venivano ricevuti dal Papa. In quell’occasione la Calabria aveva anche donato l’albero di Natale allestito in piazza San pietro. Ora la visita continuerà con l’incontro dei presuli in tutte le congregazioni pontificie, quelli che sono i “ministeri” della Santa Sede. Poi, mercoledì mattina alle 8, ci sarà la celebrazione eucaristica sulla tomba di Pietro in basilica. E infine anche l’altro gruppo di vescovi incontrerà privatamente Benedetto XVI.

PER 75 minuti hanno parlato al Papa della Calabria e dei suoi problemi. I primi sei vescovi calabresi sono stati ricevuti da Benedetto XVI in Vaticano per la tradizionale visita “ad limina apostolorum” che periodicamente porta i pastori delle diocesi di tutto il mondo al cospetto del pontefice per riferire della situazione delle chiese locali. Alle 12 in punto, l’arcivescovo di Cosenza Salvatore Nunnari, l’arcivescovo di Catanzaro Vincenzo Bertolone, l’arcivescovo di Crotone Domenico Graziani, il vescovo di Lamezia Luigi Cantafora, il vescovo di San Marco Argentano-Scalea Leonardo Bonanno, l’eparca di Lungro Donato Oliverio, sono stati accolti dal segretario del Papa e prefetto della casa pontificia, monsignor Georg Ganswein che li ha introdotti nello studio all’ultimo piano del palazzo apostolico.
Ciascun vescovo ha riferito della propria diocesi, con riferimento al contesto regionale. E così sono stati toccati i temi della ‘ndrangheta, della mancanza di lavoro e della povertà con Ratzinger che, hanno riferito i vescovi, ha «ascoltato paternamente». 

In particolare, secondo quanto riportato da monsignor Cantafora alla Radio Vaticana, «abbiamo avuto dal Papa un grande incoraggiamento, a partire dal Vangelo, perchè la fede possa essere lievito e fermento di una nuova generazione di cristiani capaci di dare una spinta a questa società». «E il Papa – ha aggiunto il presule – non soltanto ci ha incoraggiato, ma ha detto: “Come il maligno non dorme, noi siamo chiamati a non dormire con la nostra fede”, perchè attraverso la nostra fede possiamo realmente trovare i motivi affinchè ci sia una rinascita della nostra Chiesa calabrese e del nostro popolo».
Delle strategie della Chiesa calabrese si è anche discusso. E il Papa si è detto consapevole della vitalità della fede della gente, soffermandosi anche sul ricordo della visita che lo ha condotto nella diocesi di Lamezia nell’ottobre 2011. «Abbiamo discusso della ricchezza della fede dei calabresi e della forte religiosità popolare che è un patrimonio, anche se bisogna purificarlo da alcune incrostazioni» racconta monsignor Nunnari. E in questo senso, i presuli hanno condiviso le iniziative ideate dalle diocesi in occasione dell’Anno della fede. Poi, al momento del commiato, il pontefice ha donato ai vescovi una croce pettorale e una coroncina del Rosario.
Era dal dicembre 2006 che i vescovi calabresi non venivano ricevuti dal Papa. In quell’occasione la Calabria aveva anche donato l’albero di Natale allestito in piazza San pietro. Ora la visita continuerà con l’incontro dei presuli in tutte le congregazioni pontificie, quelli che sono i “ministeri” della Santa Sede. Poi, mercoledì mattina alle 8, ci sarà la celebrazione eucaristica sulla tomba di Pietro in basilica. E infine anche l’altro gruppo di vescovi incontrerà privatamente Benedetto XVI.

 

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