X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

COSENZA – Ambientazioni notturne in riva al Crati per i tre giorni che saranno dedicati al Festival del giallo in programma a partire da domani a Cosenza, il primo organizzato nel sud Italia. A parlare delle ambientazioni da investigazione e delle atmosfere interrogative dei romanzi gialli arriverà a Cosenza un nutrito gruppo di esponenti del genere, in veste di autori ma anche di interpreti di personaggi di successo nelle fiction televisive. Il filo conduttore saranno le Città del Mistero, in una serie di eventi che animeranno questo Festival organizzato dalla Provincia di Cosenza e dall’assessore alla Cultura Maria Francesca Corigliano. Il programma dal 19 al 21 ottobre vede in campo nomi che vanno da Flavio Insinna e Nino Frassica protagonisti della fiction tv “Don Matteo” che parleranno del giallo in tv con Michele Cucuzza, dall’attore Guido Carpino, il Commissario Manara che parlerà della città di provincia nella fiction televisiva legata al genere poliziesco a Giampaolo Morelli alias “L’ispettore Coliandro”. Maurizio De Giovanni e la sua Napoli, una «città diffidente, umida e scura, sempre più profonda e meno decifrabile di come sembrava», come la vede Lojacono ne “Il metodo del coccodrillo”; Bruno Morchio per Genova i cui carruggi sono sullo sfondo di “Colpi di coda”; Alessia Gazzola per Roma; Carlo A. Martigli che ambientano gli scritti a Firenze; Patrizia Debicke Van der Noot che sposta indietro nel tempo, nel Rinascimento, a Venezia e Roma, le azioni; ed ancora Marco Polillo, Francesco Recami e Paolo Roversi per Milano, la “Milano criminale” di quest’ultimo autore, «una città dove si vive. E si uccide», tutto ciò che serve sapere «per diventare un ottimo sbirro»; Margherita Oggero nella fredda Torino descritta in “Qualcosa da tenere per sé”; Gianmauro Costa per Palermo, i suoi umori, la bile di Palermo, con il loro odore unico e insolente” in “Festa di piazza”; Diego Zandel che fa muovere i suoi personaggi tra Roma e Cipro; gli scrittori calabresi Cinzia Marra, Aldo Iozzi, Filippo Ambroggio, Assunta Morrone . Presenza straniera per Susana Fortes che porterà in «una città come Santiago de Compostela, benedetta dall’Apostolo, dove non succedeva mai niente» e dove, invece, avvengono delitti; Petros Markaris per l’Atene di piazza Sintagma e via Gheorgiou. L’inaugurazione è fissata domani alle ore 10, da parte del presidente Mario Oliverio e dell’assessore Maria Francesca Corigliano e, immediatamente dopo una lezione di giallo affidata a Patrizia Debicke Van der Noot, un evento di sicuro richiamo: l’apertura di “Una vita in nero”, mostra che celebra 50 anni di Diabolik. A presentarla sarà Andrea Carlo Cappi, traduttore e scrittore di thriller, autore de “La lunga notte”, “L’alba di sangue” e “L’ora del castigo”, tre romanzi con Diabolik protagonista, insieme, naturalmente, ad Eva Kant , la cui ultima pubblicazione indaga sul mistero relativo alla morte di Marilyn Monroe. La mostra offrirà in visione 18 pannelli sulla storia editoriale della testata a fumetti nata da un’idea di Angela Giussani. Ricostruita, questa, dal 1 novembre 1962, data nella quale, con un logo studiato da Remo Berselli, appare in edicola il primo numero di Diabolik, “Il re del terrore” con testi della stessa Angela Giussani (dal numero 14 affiancata dalla sorella Luciana) e disegni di Zarcone, misterioso personaggio detto il “tedesco” per i suoi capelli biondi. E sarà proprio Diabolik a prestare la sua immagine per una serie di omaggi pensati per il pubblico del Festival: gadget del tutto originali, da collezionare. In maniera “seriale”, uno per ogni giorno del Festival, raccogliendo lo spirito di tanta letteratura e storia del giallo. In occasione del Festival uscirà per i tipi dell’editore Falco un’antologia “ Vento noir” che sarà consegnato ai visitatori. 

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE