Veronica Buffone e la piccola Sissi
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Cani e persone: Veronica e la seconda vita di Sissi, la piccola simil Pinscher scampata ad una esistenza di maltrattamenti
Spesso siamo convinti di essere noi a scegliere i cani, e invece, il più delle volte, sono loro a venire verso di noi, a sentire, con matematica certezza, che la salvezza ha i tratti del nostro viso, il colore dei nostri occhi e l’odore della nostra pelle. È quanto avvenuto a Veronica Buffone con Sissi, la simil Pinscher arrivata al canile di Cosenza dopo un sequestro per maltrattamento.
“Sì, lei viveva in una cantina buia tra i suoi escrementi – racconta Veronica -. In seguito a una segnalazione fu sequestrata e portata al sicuro. Io ho sempre avuto cani, tutti presi al canile, e mi ero rivolta ancora alla struttura per prenderne un altro ma all’epoca non ne avevano di piccola taglia e dovetti aspettare il momento giusto. Poi, un giorno arrivò la telefonata tanto attesa perché era arrivata Sissi, un cane tanto piccolo quanto problematico”.
CANI E PERSONE, SISSI E VERONICA: L’IMPORTANZA DEI PRIMI MESI
I primi mesi di vita sono fondamentali per lo sviluppo psicofisico del cane. Di solito è la madre a fissare, attraverso l’imprinting (dall’inglese imprint, traccia), che coinvolge sia la predisposizione genetica che le informazioni ricevute dal mondo esterno, le prime norme comportamentali al cucciolo, norme capaci di influenzare il cane per tutto il resto della sua vita con conseguenze specifiche anche sulla capacità di adattamento dell’animale. Fenomeno studiato e documentato per la prima volta dall’etologo zoologo austriaco Konrad Lorenz che proprio per i suoi studi sull’imprinting, nel 1973 ricevette il premio Nobel.
Sissi, seppur strappata all’inferno al quale era stata relegata per anni, portava ancora dentro di sé i segni dei maltrattamenti alla quale era stata sottoposta da persone prive di scrupoli. “Quando mi recai al canile – ricorda Veronica – appena Sissi mi vide cominciò a correre verso di me e mi ritrovai a pensare che era lei ad aver scelto me e non il contrario. La portai a casa cercando di risarcirla del dolore subìto, ma i traumi che aveva impressi sia sul corpo che nell’anima, erano così profondi e misteriosi per me, da farmi comprendere immediatamente che avevo bisogno dell’aiuto di persone esperte”.
LA VOGLIA DI SALVARE SISSI A TUTTI I COSTI
Sissi soffriva anche di alopecia, una malattia che porta alla perdita parziale o totale dei peli, e le cause che la determinano sono la malnutrizione, le disfunzioni ormonali e sul piano psicologico la continua esposizione a stimoli emotivi negativi. Veronica comprese immediatamente che quella creatura di pochi chili che aveva accolto nella sua casa, aveva delle ferite così profonde nell’anima, da indurla a correre subito ai ripari. Voleva salvarla a tutti i costi e liberarla da tutte le sue paure.
“Per oltre un anno – continua Veronica – grazie al lavoro di esperti ed educatori cinofili che mi hanno affiancata in questo delicato percorso di recupero, Sissi cominciò, a piccoli passi, ad aprirsi alla nuova vita che le stavo offrendo e mi procurava una gioia profonda vedere dissolversi la diffidenza che manifestava verso le persone, cominciando lentamente ad avvicinarsi e interagire con loro. Cominciò anche a entrare in relazione con gli altri animali di casa e diventò ben presto una cagnolina serena, capace, finalmente, di sentirsi al sicuro”.
Veronica e Sissi condivisero quel mondo di tenebre e insieme riuscirono a sconfiggere i mostri. “L’ho avuta con me per sedici anni, poi, qualche mese fa, una malattia me l’ha portata via. Ma appena apro gli occhi ogni mattina, il mio primo pensiero è per lei. Spero, nella seconda parte della sua vita, di essere riuscita a renderla felice”.
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