L'impianto di San Sago a Tortora
1 minuto per la letturaTORTORA (CS) – «Si sarebbe dovuta tenere ieri la prima Conferenza dei servizi propedeutica alla riapertura dell’impianto per l’eliminazione di rifiuti pericolosi e non di San Sago, nel Comune di Tortora, in provincia di Cosenza. La struttura – che si trova proprio al confine tra la Calabria e la Basilicata – ha, in teoria, tutte le autorizzazioni in regola, ma ci sono ancora aspetti da chiarire e, legittimamente, i sindaci del territorio, calabresi e lucani, chiedono ulteriori approfondimenti».
Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
«Se ci sono nuove verifiche da fare per dissipare dubbi o incertezze – prosegue Occhiuto -, queste vanno effettuate con il massimo rigore e con grande attenzione. Non si scherza con la salute dei cittadini, e l’ambiente va salvaguardato con ogni mezzo da possibili contaminazioni o processi inquinanti.
Per queste ragioni ho dato mandato ai miei uffici di rimandare ogni decisione in merito alla riapertura di questo impianto. Il direttore generale del Dipartimento Ambiente e tutela del territorio della Cittadella ha, dunque, sospeso la Conferenza dei servizi, chiedendo un approfondimento ulteriore e un parere all’avvocatura regionale». Quindi aggiunge: «Solo dopo questi passaggi formali decideremo il da farsi. Dispiace, invece, che la Regione Basilicata non abbia condiviso con noi questo percorso e abbia deciso di disertare la Conferenza dei servizi, dando così implicitamente l’ok alla riapertura della struttura di San Sago senza pretendere nuove verifiche».
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