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Il Comune di Rende

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RENDE (COSENZA) – Dopo aver concretizzato il distretto del cibo unendo i comuni delle Serre cosentine sotto un il comune obiettivo di ripresa economica e valorizzazione delle risorse territoriali, un altro risultato è stato raggiunto dall’amministrazione comunale di Rende che ha sottoscritto il protocollo d’intesa con l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale insieme a Regione, Provincia e comuni di Cosenza, Castrolibero, Rose, Montalto Uffugo e Castiglione Cosentino.

«I comuni dell’alta valle Crati hanno così inteso istituire un tavolo tecnico per attuare il nuovo piano per la mitigazione e gestione del rischio idrogeologico, tema cruciale per uno dei territori, il nostro, tra i più fragili d’Europa», ha dichiarato il sindaco Marcello Manna.

«È dunque interesse comune – ha proseguito Manna – attivare politiche volte alla difesa del suolo e alla tutela delle acque alla salvaguardia dell’ambiente e alla mitigazione dei rischi idrogeologici. La pianificazione di bacino fino ad oggi svolta dalle ex Autorità di Bacino e ripresa ed integrata dall’Autorità di Distretto, costituisce riferimento per la programmazione di azioni condivise e partecipate: da qui l’accordo con l’ente finalizzata al governo e alla gestione delle risorse acqua, suolo ed ambiente connesso e alla semplificazione tecnico-amministrativa dei procedimenti relativi agli strumenti di pianificazione, programmazione e gestione delle risorse».

Il sindaco di Rende ha spiegato che «i comuni ricadenti nell’Alta Valle Crati sono stati spesso interessati dal susseguirsi di fenomeni di dissesto idrogeologico, in passato causa di danni a strutture e infrastrutture, attività economiche nonché beni ambientali e culturali e l’attuale scenario complessivo di rischio comporta una serie di problematiche di natura urbanistico-edilizia da parte delle nostre comunità che rende necessaria la definizione di un programma di azioni adeguato alla risoluzione delle criticità presenti, anche migliorando le condizioni di conoscenza e di gestione del rischio. Da qui – ha aggiunto – nasce l’esigenza di dare attuazione ad azioni di mitigazione e gestione del rischio idrogeologico, tutela e valorizzazione del sistema ambientale antropico e culturale attraverso un insieme coordinato di misure ed interventi connessi attraverso l’attuazione di un percorso tecnico-scientifico e gestionale innovativo condiviso al fine di comprendere l’evoluzione ed il comportamento del sistema e mettere in atto le misure necessarie per la mitigazione del rischio idrogeologico, il controllo e monitoraggio delle aree interessate da dissesto, ed il controllo delle infrastrutture».

Un tavolo tecnico di confronto e condivisione tra gli enti firmatari che opererà sotto la supervisione ed il coordinamento diretto del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale, dunque: “ciascuna delle parti firmatarie il presente protocollo, metterà a disposizione i dati e la documentazione in proprio possesso per l’elaborazione delle azioni da intraprendere. Lavorare in sinergia, aldilà delle appartenenze politiche è scelta che, come già dimostrato, paga nella concretezza dell’agire in vista del bene comune”, ha concluso Manna.

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