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Il consigliere regionale Graziano Di Natale

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REGGIO CALABRIA – «L’organizzazione sanitaria in provincia di Cosenza è al collasso. Oltre 547 milioni di debiti. È vergognoso». Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Graziano Di Natale, di Io Resto in Calabria, segretario-questore dell’Assemblea, che è intervenuto alla seduta di oggi della Commissione di Vigilanza.

«Tra i punti all’ordine del giorno: l’audizione – è detto in un comunicato – in merito alla situazione finanziaria ed amministrativo – gestionale delle aziende sanitarie provinciali di Reggio Calabria e di Cosenza. Ringrazio – afferma Di Natale – preliminarmente la dottoressa Bettelini per la sua presenza, e i suoi collaboratori per quanto quotidianamente stanno facendo. Ho ascoltato con attenzione la relazione introduttiva e mi dispiace dirlo che il quadro, relativo alla situazione finanziaria, è davvero devastante. Ancor più drammatico è il fatto che in una azienda pubblica non si riescano ad approvare i bilanci per più anni consecutivi 2018/2019».

«C’è un altro aspetto che voglio sottolineare – prosegue il consigliere regionale – ed è quello che tutta questa storia produce un deficit nei servizi che dobbiamo dare alle popolazione. E questo non ce lo possiamo permettere. Non si può continuare a gestire la cosa pubblica in questo modo, penso solo ai 360 milioni di debiti verso i fornitori. Bisogna assolutamente trovare una soluzione e ognuno di noi deve fare il proprio dovere. Un Ente pubblico con un totale di debito pari a 547 milioni, con contratti verso i fornitori continuamente in proroga, con una produzione in calo, con mancanza di personale e con pignoramenti pari a 102 milioni di euro non può essere in grado di gestire la sanità in modo efficiente».

«È arrivato il momento – conclude Di Natale – di denunciare pubblicamente questo stato di cose che comporta disservizi verso i nostri cittadini. Nelle prossime settimane girerò personalmente negli ospedali della nostra provincia perché di fronte la salute non intendo fare sconti a nessuno».

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