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AMANTEA (COSENZA) – Scoppia la polemica anche nei comuni limitrofi ad Amantea, sulla modifica dei confini che dovrebbero vedere Campora associata a Serra d’Aiello. A poche ore di distanza dalle prese di posizione del sindaco di Amantea, Vincenzo Pellegrino, e del consigliere regionale Franco Iacucci, entrambi favorevoli al referendum, sono intervenuti i rappresentanti istituzionali di Cleto e San Pietro in Amantea. In particolare, il gruppo di minoranza “Insieme per Cleto”, di cui è capogruppo Giuseppe Filice, ha inviato una pec al sindaco, Armando Bossio chiedendo la convocazione urgente di un consiglio comunale sulla vicenda di Campora.
«Chiedo – si legge nella comunicazione – che venga convocato, con urgente cortese sollecitudine, il consiglio comunale per rispondere adeguatamente alle esternazioni del consigliere regionale Francesco Iacucci, riguardo alla sua idea di voler comprendere Cleto nella proposta di legge regionale, per la creazione del comune di Temesa, non essendo ammissibile che un consigliere regionale possa sostituirsi agli amministratori di un territorio, né accettabile che possa parlare per il territorio di Cleto, su un argomento tanto importante, senza averne titolo».
Infine: «Si richiama l’articolo 37 dello statuto comunale, ai sensi del quale il consiglio può essere convocato su richiesta di 1/5 dei consiglieri».
Il sindaco Bossio, lo ricordiamo, due giorni prima dell’uscita ufficiale di Iacucci sulla questione, aveva dichiarato: «L’amministrazione comunale non ha intenzione, né progetto o programma di attuazione che punti alla modifica dei confini comunali, all’unione dei comuni o a contribuire alla nascita di un nuovo comune. La nostra visione e le nostre idee di paese hanno delle priorità che puntano a valorizzare e a far crescere i nostri territori.Apprezziamo e rispettiamo le scelte, le proposte e i percorsi che stanno intraprendendo gruppi, comitati e comuni limitrofi da diversi anni, ma le nostre priorità sono altre. Non siamo interessati a prendere parte a questo progetto anche perché la comunità cletese e i cittadini, in tutti questi anni, non hanno mai manifestato interesse a riguardo». Infine: «L’amministrazione Bossio ha un’idea ben chiara di sviluppo per Cleto che passo dopo passo si concretizzerà anno dopo anno, grazie alle iniziative, ai progetti e le numerose ricchezze che Cleto custodisce. Ciò non significa chiudersi in un recinto con un becero campanilismo, ma essere consapevoli delle proprie forze e capacità e costruire collaborazioni e reti di sviluppo con una politica di cooperazione, come abbiamo fatto e continueremo a fare con comuni limitrofi della provincia cosentina e catanzarese».
Intanto, l’ex sindaco di Cleto, Giuseppe Longo, sulla questione ha scritto: «Iacucci, rappresentante del territorio e relatore della legge regionale, ha prefigurato anche il destino futuro di Cleto che verrebbe accorpato ad Aiello, naturalmente sotto il suo califfato. Nell’inserire nella legge regionale l’asserzione “fatale” concernente Cleto, non si è preso neanche il disturbo di consultare e informare il consiglio comunale né il sindaco (almeno da quanto si evince dalla discussione in seno al penultimo consiglio). Iacucci è stravolto da un delirante “Covid” di onnipotenza (una variante nuova) oppure ci sono, a monte, accordi oscuri che noi umani ultimi ignoriamo? Informaci, vista la tua apprezzata posizione di sindaco del Comprensorio ben inserito nell’ambito della attuale gestione regionale».
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