Antonio Tursi ha presentato la sua candidatura
1 minuto per la letturaCOSENZA – Il congresso provinciale del Pd si farà. Scongiurata l’ipotesi di un nuovo rinvio, che aveva iniziato a prendere corpo nel pomeriggio, il partito romano e l’area ex diessina del partito cosentino hanno raggiunto l’intesa in serata, poco prima che scadessero i termini per presentare le candidature.
Vittorio Pecoraro (candidato sostenuto da Adamo, Guccione, Bruno Bossio, Iacucci) ha ritirato la propria candidatura per sostenere quella di Maria Locanto, attuale subcommissaria provinciale sostenuta da Boccia e nipote d’arte (suo zio era Riccardo Misasi). Pecoraro sarà presidente provinciale del partito.
Per il congresso cittadino, che eleggerà il primo segretario del Pd di Cosenza, l’accordo è simile, ma a mozioni invertite. Resta in campo Rosi Caligiuri (candidatura d’area ex Ds), mentre Giulio Palma – aspirante segretario cittadino in ticket con Locanto – sarà il presidente.
Il partito romano (leggi Boccia) e i maggiorenti locali del Pd hanno scongiurato così una spaccatura sull’asse Roma-Cosenza, dopo due giorni di riunioni. A un anno dalle Politiche, insomma, ha vinto la linea della concordia.
Non sarà però un congresso unitario. Mentre i big discutevano in call, alla ricerca di una soluzione per evitare di andare alla conta, Antonio Tursi presentava la sua candidatura alla segreteria provinciale.
Una candidatura, dice, “espressione della sinistra, dei territori e della voglia di autonomia dalle correnti”. Insomma, una candidatura “dal basso” che si prepara a una campagna congressuale contro l’accordo “romano”.
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