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Due giorni di “Confluenze” e mobilitazione con la Base a Cosenza. Focus sull’area urbana e poi uno sguardo sui mali della regione
«Il 22 e il 23 novembre, Cosenza diventa il centro di una mobilitazione urgente: un richiamo alla
cittadinanza per discutere, confrontarsi e reagire a una situazione che non può più essere ignorata». È quanto si legge in una nota stampa de La Base, una delle realtà antagoniste più attive in regione.
Nel polo scolastico di Piazza Cappello e il centro sociale Rialzo (ex Officine Ferroviarie), sono in programma due giorni di confronto. “Confluenze”, ecco il titolo dei due giorni di mobilitazione.
“Cosenza, una città senza visione” (22 novembre) è il primo dei due incontri. «Sarà una denuncia aperta dello stato di degrado e della deriva che ha portato Cosenza ad essere una delle ultime città in Italia per vivibilità. Un tempo cuore pulsante di commercio e cultura, oggi la città si scontra con politiche miopi, l’abuso di suolo pubblico e il dominio incontrastato dei gruppi di potere radicati». Sono parole del collettivo La Base.
CONFLUENZE, DUE GIORNI DI MOBILITAZIONE CON LA BASE A COSENZA
Che poi continua: «L’associazionismo ha tenuto a galla Cosenza per decenni, ma ora il suo respiro è soffocato da interessi clientelari e connivenze istituzionali. Il dibattito non si limiterà a una sterile critica: verranno esposte proposte e visioni alternative per risvegliare una città che ha smesso di
accontentarsi e inizia a pretendere».
Con “Calabria, prendiamocene cura”, titolo della seconda giornata (23 novembre) si allargherà la sguardo a tutta la regione «dove la lotta per la salute, l’ambiente, il lavoro e la dignità non è mai stata più urgente».
«Le assemblee cittadine, – si legge nella nota stampa – come quella partecipatissima dell’11
luglio, ci hanno dimostrato che la città non ha smesso di chiedere risposte e giustizia. Ma le parole
non bastano più: è ora di passare all’azione. Di fronte a una governance asservita e all’ombra di
antichi privilegi, la parte libera di Cosenza e della Calabria deve riscoprire la sua forza e la sua voce. Non possiamo permetterci il silenzio. Il 22 e il 23 novembre, invitiamo chiunque voglia cambiare le cose a unirsi a noi per far sentire la propria voce e riscrivere l’agenda politica e sociale della nostra città e regione».
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