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Il ministro Musumeci (al centro con la cravatta azzurra) accolto a Paola

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PAOLA (COSENZA) – Al Complesso Sant’Agostino di Paola è stata presentata la proposta di Project Financing del Raggruppamento Temporaneo di Imprese Silem Srl – Cem Spa – Soseteg srl Benefit, soggetto promotore dell’Iniziativa con al centro il porto della città. Presente il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci insieme alle massime autorità civili, militari e religiose della provincia. Un progetto ambizioso quello del Comune di Paola, nato dall’intesa con il Gruppo Ferrovie dello Stato, e finanziato dalla Regione Calabria, che renderà Paola polo di attrazione per tutto il meridione d’Italia.

Si tratta di un finanziamento da 20 milioni di euro per la costruzione di un porto turistico pensato per accogliere oltre 500 imbarcazioni, che potenzierà il sistema dei trasporti e lo scambio intermodale mare-terra, anello di congiunzione di un bacino di utenza allargato con un indotto commerciale e logistico di importanza strategica. Un pomeriggio in cui i presenti hanno potuto vedere con i propri occhi le fasi preparatorie che daranno vita a quel sogno che prende forma giorno dopo giorno.

Ai saluti del sindaco Giovanni Politano hanno fatto seguito quelli di Sabrina Mannarino, consigliere regionale. La parola è poi passata a Filippo Brunetti dello Studio Legale Chimenti ed a Fabio Pavone, responsabile Unico del progetto e che hanno illustato gli aspetti tecnici. Giovanni Calabrese, assessore regionale al Turismo, si è soffermato sul turismo costiero e sul sistema portuale. Sono intervenuti anche Giuseppe Savoia, direttore Valorizzazione e Sviluppo Immobiliare FS, Massimiliano Ianni, segretario Cgil Cosenza e il senatore Fausto Orsomarso.

L’intervento del ministro Musumeci (di spalle)

“Le sfide più grandi dovranno essere affrontate proprio al Sud – ha detto il ministro Musumeci – che ha bisogno di sviluppo tecnologico e scientifico e vuole parlare con l’Europa. La politica del taglio del nastro non funziona più, abbiamo il dovere di alimentare una visione. Cosa vogliamo fare della Calabria? Superata la fase di un’agricoltura a basso reddito e di una industrializzazione che è pura demagogia, dopo decenni di false promesse venute dalla politica di destra e di sinistra, bisogna puntare alle opere concrete, come è questa del Porto di Paola. La Calabria è un contenitore di emozioni, che gode già del patrimonio turistico, paesaggistico e culinario, e potrà godere presto di un porto da 500 posti; occorrerà creare allora dei progetti complementari, in un circuito tra sindaci che vedrà la vicinanza del Governo Centrale, che sarà accanto alla Calabria per uscire dalla prigione ideologica della Questione Meridionale.”

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