L'auto coinvolta nell'incidente di ieri
4 minuti per la letturaCOSENZA – L’ennesimo incidente mortale (quello di ieri in cui ha perso la vita una donna, LEGGI) ha riacceso il dibattito sulla Ss 106. Un dibattito che vede anche una differenza di vedute anche all’interno della stessa maggioranza che governa la Regione.
Ieri mattina il capogruppo dell’Udc, Giuseppe Graziano, in un lungo post sui social lamentava il fatto che il Governo avesse bypassato la Sibaritide. In effetti se si legge l’ormai famoso allegato al Def dedicato alle infrastrutture si legge che per il completamento del 3° megalotto dall’innesto con la Ss 534 fino a Roseto Capo Spulico sono stati stanziati un miliardo e 335 milioni, già disponibili, al punto che i lavori stanno procedendo spediti.
Come abbiamo già scritto nei giorni scorsi per la tratta Catanzaro-Crotone serve invece un investimento di un miliardo e mezzo. Ad oggi sono disponibili soltanto 220 milioni, anche se sia il Ministro Giovannini sia il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, ha detto che i quattrini si troveranno nelle prossime manovre di bilancio.
Ma la lagnanza di Graziano riguarda il rigo successivo della tabella ovvero la tratta Crotone-Sibari. Qui non c’è nemmeno una previsione di spesa, figuriamoci gli stanziamenti. Stessa situazione ovviamente per il completamento dell’itinerario fino a Reggio Calabria. «Il Documento di Economia e Finanza del Ministero delle Infrastrutture – scrive il consigliere regionale dell’Udc – ci fornisce la certezza che, così come chiesto fortemente nelle settimane scorse dal presidente Occhiuto, la Statale ionica ha un ruolo prioritario anche nei piano dello Stato».
«È giusto, però, in questo momento, porsi una domanda e chiarire ai calabresi della Sibaritide come mai il Governo e l’ANAS non abbiano deciso di proseguire la realizzazione dell’ammodernamento in modo funzionale proseguendo da nord verso sud. Lo chiediamo perché negli anni ’80 con le linee guida che portarono all’inizio del raddoppio della Ss 106 all’allora Ministero delle Opere pubbliche si decise di partire proprio da nord, quindi dalla Puglia, verso sud e infine in Calabria. Questo criterio venne utilizzato per il successivo ammodernamento in Basilicata e poi su quello nel tratto Rocca imperiale – Roseto Capo Spulico e con la costruenda Roseto Capo Spulico – Sibari. Leggendo il Def Infrastrutture, ora si sta dando priorità all’ammodernamento della Crotone-Catanzaro, non considerando più come prioritario l’intero territorio compreso tra Sibari e Crotone».
Una simile ipotesi significa bypassare centri rilevanti come la stessa Corigliano-Rossano oppure Cariati e Cirò. In una parola si taglia fuori l’alto jonio crotonese e il basso jonio cosentino. «Perché nonostante il governo, attraverso il commissario per la Statale 106 e stante la strategicità che rappresentava l’opera scrive Graziano – avesse addirittura deciso di superare il piano di fattibilità tecnico-economico passando alla definizione del progetto definitivo, oggi il tratto della Sibari-Corigliano-Rossano non ha ancora un progetto definito e quindi nemmeno una previsione di spesa. L’ammodernamento della Statale 106, soprattutto nell’area ionica cosentina, è un’impellenza improrogabile in quanto rappresenta, da un lato, l’unica via d’accesso ai servizi per gli oltre 150mila abitanti che vi afferiscono; e dall’altro rimane l’unica soluzione per lenire il dramma degli incidenti stradali che nel solo secondo semestre 2021, nel tratto compreso tra Sibari e Rossano, ha causato la morte di ben 7 giovani».
Non ha invece di questi dubbi la collega di maggioranza Pasqualina Straface (Fi): «Per il governo la SS106 è un’opera prioritaria che Palazzo Chigi si impegna a stanziare queste risorse con la prossima legge di bilancio. Nessuno pensi, tuttavia, che in tale contesto il tratto Sibari-Corigliano Rossano-Crotone sia destinato a rimanere indietro o, peggio ancora, a non essere incluso tra gli obiettivi strategici che col Presidente Occhiuto, come Regione Calabria, ci siamo prefissi. La presenza e il finanziamento del progetto Crotone-Catanzaro, difatti, non pregiudica alcunché rispetto agli interventi previsti per il territorio della Sibaritide; al contrario, i tratti Crotone-Catanzaro e Crotone-Corigliano Rossano-Sibari possono essere avviati congiuntamente, in perfetta simbiosi».
«In tal senso – sottolinea la Straface – massima è l’attenzione del Presidente Occhiuto nei confronti dell’attuazione, nella prossima legge di bilancio, di quanto espressamente contenuto nel Def . Quello che fino ad oggi è mancato, invece, e purtroppo continua a manifestarsi con plastica evidenza, è l’assenza di una concordia d’intenti sul punto con l’amministrazione comunale di Corigliano Rossano, allo stato odierno non dichiaratasi mai favorevole al progetto proposto dall’Anas. Tale situazione d’avversità ha determinato una brusca decelerazione del virtuoso percorso intrapreso». Insomma per la Straface la colpa è tutta del sindaco Flavio Stasi
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