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L'ex governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio

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La vicenda riguardava la presunta illegittimità sulla nomina, da parte di Mario Oliverio, del Direttore generale dell’Azienda Calabria-Lavoro



Cala il sipario sulla vicenda relativa alla nomina da parte dell’ex governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, sulla presunta illegittimità della nomina del Direttore generale dell’Azienda Calabria – Lavoro.

MARIO OLIVERIO, NON C’È STATA ILLEGITTIMITÀ

La Corte dei Conti – Sezione giurisdizionale per la Regione Calabria ha rigettato la domanda proposta dalla Procura regionale contro l’ex Governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, accogliendo integralmente le tesi difensive del suo difensore, Oreste Morcavallo.

LA VICENDA


La Procura Regionale, con atto di citazione del 17.5.2024, aveva citato in giudizio Oliverio, un dirigente generale della Regione ed i componenti della Commissione di procedura concorsuale per ottenere il risarcimento del danno, pari ad Euro 368.419,12, per la presunta illegittimità della nomina del Direttore generale dell’Azienda Calabria – Lavoro.
La Procura sosteneva che la procedura selettiva per la nomina del direttore generale dell’Azienda Calabria – Lavoro si era svolta con modalità da falsare gli esiti e favorire un soggetto, pure, ad avviso della Procura, privo dei titoli necessari.
Si costituiva, tra gli altri, Mario Oliverio, con l’avvocato Morcavallo, il quale respingeva ogni addebito, rilevando la piena legittimità delle procedure selettive, il possesso dei titoli, comunque, la assenza di responsabilità nella nomina, rientranti, in ogni caso nella discrezionalità valutativa della Commissione all’uopo nominata.
La Corte dei Conti, aderiva alle tesi difensive, rigettando la domanda della Procura regionale, rilevando che nella materia specifica sussiste una discrezionalità tecnica valutativa rimessa alla Commissione e che il curriculum del dirigente appare in linea con il profilo oggetto del bando.

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