Giuseppe Aieta
2 minuti per la letturaCETRARO – Dopo il provvedimento del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola (LEGGI), per Giuseppe Aieta, ex consigliere regionale, in quest’ultimo caso, consigliere comunale di opposizione a Cetraro, arriva la sospensione dalla carica pubblica.
Come è noto, l’ex consigliere regionale del Partito democratico ed ex sindaco di Cetraro, Giuseppe Aieta, ora con Italia Viva, è stato raggiunto dalla misura cautelare interdittiva del divieto di dimora in Calabria, disposta dal Gip di Paola su richiesta della procura, coordinata dal procuratore Pierpaolo Bruni. In conseguenza del provvedimento cautelare, ieri è arrivata anche la sospensione, legata alla cosiddetta “Legge Severino”.
In questo caso, è il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, che, a seguito dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nella Regione Calabria, ha accertato il verificarsi della causa di sospensione di diritto del consigliere comunale di Cetraro, Giuseppe Aieta, così come previsto dalla normativa.
Il provvedimento è stato comunicato ieri al segretario comunale del comune di Cetraro, per le notifiche e gli adempimenti previsti per legge. Come è noto, l’indagine verte su una presunta situazione di un cosiddetto “scambio di voto” e si tira in ballo anche la Sateca, società legata alla struttura termale di Guardia Piemontese ed Acquappesa.
L’ex consigliere regionale Giuseppe Aieta, che si trova in altra regione, come da provvedimento del Gip, si è detto addolorato ed ha diffuso una sua dichiarazione in merito a quanto avvenuto: “Non ho mai piegato la mia attività politica ad interessi che non fossero legittimi – afferma Giuseppe Aieta – e sempre a sostegno dei lavoratori e delle persone deboli. Sempre. La mia esperienza politica è stata costruita sulla base dei principi di giustizia e libertà e non indietreggerò, rispetto a questo, neanche nel momento più doloroso della mia vita. Dimostrerò che la Giustizia esiste e che bisogna avere fiducia senza lasciarsi vincere dalla rassegnazione o, peggio ancora, dall’inferno della mente che esiste veramente. Ringrazio i tantissimi che in queste ore mi stanno esprimendo la loro vicinanza e incredulità, rassicurando tutti sulla mia serenità d’animo, consapevole di aver fatto pienamente il mio dovere di rappresentante del popolo. Continuerò a conservare il mio stile di vita con la consueta umiltà, moderazione e il doveroso rispetto per le Istituzioni”.
Il capo principale contestato all’ex consigliere regionale Aieta riguarda un presunto voto di scambio legato anche alla struttura della Sateca e quindi alle Terme di Guardia piemontese e Acquappesa. Ovviamente, si tratta della fase preliminare delle indagini e, quindi, Giuseppe Aieta, assistito dall’avvocato di fiducia, Vincenzo Adamo, così come anche gli altri indagati potranno, eventualmente, dimostrare la propria innocenza.
Giuseppe Aieta, risulta indagato in qualità di pubblico ufficiale, quale ex consigliere regionale calabrese nella consiliatura 2014 – 2019 e candidato alle elezioni regionali calabresi tenutesi il 26 gennaio 2020.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA