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SCARABOCCHI SULLE SCHEDE
Elisa Scutellà nella sua memoria contesta poi altre scelte del Comitato. In particolare lamenta «un uso distorto del principio del favor voti», perché avrebbero ritenuto valide anche schede «con scarabocchi o nomi di soggetti non candidati nel collegio uninominale».
Obiezione che il comitato ha respinto. Si è dato applicazione, sulla base dell’orientamento maggioritario espresso dai gruppi, alla giurisprudenza amministrativa, riferisce la relatrice Maddalena Morgante (FdI): l’apposizione di plurime linee circolari o scarabocchi, anche marcati, «piuttosto che tradire in modo inoppugnabile l’intenzione di rendere riconoscibile il proprio voto, è volta ad enfatizzare la volontà dell’elettore di esprimere la propria preferenza». Sono stati ritenuti invece nulli, in quasi tutte le occasioni con l’unanimità dei gruppi, i voti recanti solo segni posti fuori dai rettangoli in cui è organizzata la scheda elettorale.
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