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È duro scontro con Pd e Stasi quello del presidente Occhiuto che infiamma la campagnaelettorale 2024.


È UN’AGENDA che si annuncia serrata quella del presidente Occhiuto per le prossime settimane. La campagna elettorale per le Europee incontra quella per le amministrative – con alcuni Comuni importanti alle urne – e il governatore non sembra intenzionato a risparmiarsi.
E sabato, sul palco di Corigliano Rossano – dove ha tirato la volata alla sua candidata Pasqualina Straface – non ha di sicuro risparmiato la voce, in un intervento che, per intensità, andrà in archivio in compagnia di quelli più accalorati sentiti in Consiglio regionale o del comizio di chiusura della campagna di Cosenza del 2021. Un intervento con stoccate precise: al Pd, innanzitutto, e poi al sindaco, ricandidato, Flavio Stasi.

«C’è un partito in Calabria, si chiama Pd, che ogni giorno fa due o tre dichiarazioni per attaccare il presidente della regione. Ma un po’ di vergogna no? Attaccano chi in due anni e mezzo ha fatto quanto loro non sono riusciti a fare in trent’anni e parlano. Anche qui a Corigliano Rossano – dice il governatore dal palco – Ma chi ha portato in un anno 3 miliardi e mezzo per la 106 mentre in trent’anni erano riusciti a portare un miliardo? Chi è che ha fatto partire l’elettrificazione della ferrovia jonica? E il lavoro titanico fatto per dare a questo territorio un ospedale solo annunciato vent’anni fa e che ora sarà completato entro la fine della legislatura?».
Infine, la bordata a Stasi. «Io non posso fare tutto da solo. Ho bisogno di sindaci capaci, bravi, che aiutino a fare sul territorio quello che la Regione programma. Non ho bisogno di sindaci ‘mister no’» dice, con riferimento alla vicenda Baker Hughes.

ATTACCO DI OCCHIUTO A PD E STASI, LA REPLICA DEL SINDACO

«Forse in Regione le procedure si adattano. Nel nostro Comune si rispettano – è il commento del sindaco Stasi, raggiunto telefonicamente – Al presidente forse sfuggono le procedure amministrative: prima di fare promesse a destra e sinistra, avrebbe dovuto consultare il Comune, che avrebbe certamente trovato una soluzione concretamente realizzabile, ovvero fuori dal porto. Occhiuto e il sistema di potere che rappresenta è terrorizzato da una città e una classe dirigente che ragiona con la propria testa e che non baratta le scelte per il proprio territorio con le carriere personali. Purtroppo dovrà adeguarsi».

Ma già sabato – dal palco del suo comizio, quasi in contemporanea con quello del governatore – Stasi non le aveva mandate a dire. «Il presidente Occhiuto, anziché fare comizi in piazza Le Fosse – aveva detto Stasi – dovrebbe fare un giro al pronto soccorso. Invece di fare passerelle in un cantiere mai partito, dovrebbe visitare i nostri ospedali, per vedere come la sua gestione commissariale ha ridotto la sanità. Quello è il loro modello. Ed è il modello di quelli che devono sempre rispondere sempre signor sì, altrimenti perdono il posticino in regione, parlamento, nelle strutture commissariali».

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