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Andrea Gentile

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La sconfitta di Andrea Gentile nel collegio Calabria 2 rovina la festa del Centrodestra

Il centrodestra – pur vincente in Calabria alle elezioni Politiche 2022 e con il risultato eclatante raggiunto da Forza Italia – non fa l’en plein nei collegi uninominali. In mezzo a un (quasi) total azzurro, spunta una pennellata di giallo sul collegio di Cosenza-Tirreno che vede la grillina Anna Laura Orrico aggiudicarsi la sfida e lasciare fuori dal Parlamento Andrea Gentile.

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Un risultato a sorpresa, soprattutto rispetto alle premesse valide fino a poche settimane fa quando il collegio era catalogato come blindato per il centrodestra: per l’erede dell’ex senatore e sottosegretario Antonio Gentile la campagna elettorale doveva essere solo una formalità.

E forse neppure i sondaggi riservati degli ultimi giorni, che davano il Movimento in forte risalita e lo attestavano al 26 per cento (i risultati hanno corretto la percentuale al rialzo), lasciavano prefigurare un reale rischio per il centrodestra di perdere in collegi uninominali. Il Movimento era sì lanciato verso la conquista del primato in Calabria, ma con percentuali comunque che non sembravano potessero avvicinarsi a quella complessiva della coalizione di centrodestra.

CALABRIA, COSA È SUCCESSO A COSENZA CON LA SCONFITTA DI GENTILE

Cos’è successo allora a Cosenza? Quello che possiamo fare, per ora, è esaminare i numeri. Quello che si è determinato nel collegio è stato il combinato disposto (fatale per Gentile jr) tra un centrodestra meno travolgente rispetto ad altri territori (a Vibo, collegio più azzurro d’Italia, ha sfiorato il 49 per cento, a Cosenza si è fermato al 36,3), un exploit del Movimento (che supera la soglia del 30 per cento) e un centrosinistra che colleziona il secondo peggior risultato della regione (fa peggio solo Vibo).

Il risultato è stato un testa a testa tra Orrico e Gentile per tutto lo scrutinio, che ha visto prevalere per la prima – già sottosegretaria ai Beni culturali – prevalere per circa 400 voti. Il dato finale vede Orrico al 36,61 per cento (66.178 voti) e Gentile al 36,35 (65.705).

Un colpaccio per la grillina, che peraltro durante la notte sembrava potesse essere replicato anche da Saladino al Senato su Rapani, ma il secondo ha poi macinato voti ponendo tra sé e la rivale una distanza rassicurante. 

In casa azzurra, invece, per una dinastia che manca l’appuntamento con il seggio, i Gentile, ce n’è un’altra – gli Occhiuto – che porta a segno l’elezione, con Mario, al Senato.

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